Un lettore ci ha scritto per raccontare una vicenda di piccole furberie e malcostume, una storia già sentita in passato e che a quanto pare si ripete puntualmente con l’arrivo della Campionaria:

«Domenica 21 settembre ore 19, corso Vittorio Veneto, ultimo giorno per la Fiera del Levante. Arrivo con mio cugino per fare un giro tra i padiglioni, quest’anno ho sentito parlare un gran bene della Fiera e sono incuriosito. Cerchiamo parcheggio, lo troviamo davanti alla sede della Guardia di Finanza, quasi un chilometro a piedi ma fa niente. Scopriamo con una certa sorpresa che il parcheggio si paga fino alle 22, 3 euro per tutto il giorno anche se devi stare un paio d’ore. Pazienza, pensiamo, prendiamo il grattino e buttiamoci nella mischia. Se non fosse che…a vista d’occhio non c’è neanche un addetto alla vendita. E adesso?

Decidiamo di incamminarci pensando di averla fatta franca, sarà la solita cosa alla barese in cui a un certo punto si imboscano. Arrivati quasi all’ingresso del porto incontriamo finalmente una donna con la divisa dell’Amtab. “Avete parcheggiato sulle strisce blu?” ci chiede. Certamente, rispondiamo. “Avete messo il grattino?” No, cercavamo qualcuno da cui prenderlo. “Ecco qua, sono 3 euro” e ci passa un tagliando già grattato e per giunta strappato. In poche parole, riciclato! Paghiamo, poco convinti e sentendoci presi in giro, ma il peggio deve ancora venire. “Che macchina è?” ci chiede, vedendo la poca voglia di tornare indietro a esporre il grattino sul cruscotto. Una Punto azzurra, rispondiamo. “Ok va bene, l’importante è che avete pagato” e se ne va. Il tutto a pochi metri di distanza dalla decina di vigili schierati a gestire il traffico. Inutile dire che al ritorno, tre ore più tardi, della signora e della legittima multa neanche l’ombra».

Va da se’ che con la Fiera del Levante non c’entra niente, resta il fatto che certe cattive abitudini, a quanto pare, sono dure a morire.  A chi altro è successo?