Febbraio 2020, in Italia iniziano a registrarsi i primi casi Covid 19, un virus capace di causare un’infezione polmonare a chi la contrae. Marzo, il virus inizia a diffondersi in tutto il territorio italiano, spostandosi dalla Lombardia al Veneto, dall’Emilia-Romagna al Lazio, dal Piemonte alla Valle d’Aosta. Il 2 marzo 2020 tutte le regioni d’Italia confermano almeno un caso di infezione. Da nord a sud la diffusione del virus non è più da considerarsi una semplice influenza, ma una vera e propria emergenza sanitaria. Quasi venti giorni dopo, tramite un’ordinanza del Dipartimento della Protezione Civile, viene incrementato il fondo di solidarietà, destinando somme alle amministrazioni comunali da impiegare in buoni spesa.

Quando il 21 marzo vengono chiuse tutte le “attività non strategiche e non essenziali” l’emergenza, da sanitaria, diventa anche economica. Qualche settimana prima, invece, la giovane Web Agency barese Ts Innovation, inizia a pensare a come poter aiutare i comuni italiani nella gestione di quella che si era trasformata in una vera e propria tensione sociale.

I giorni trascorsi avevano dati i propri frutti: dopo più di 120 ore, tra analisi del software e sviluppo, viene concepito il primo prototipo di gestionale per la pubblica amministrazione dedito alla gestione dei buoni alimentari. Un sistema innovativo, capace di interconnettere esercizi commerciali con la P.A e a loro volta anche i cittadini.

Dopo una fase di acquisizione delle domande dei cittadini, gli uffici comunali censiscono i destinatari dei buoni all’interno del portale e contestualmente, questi ultimi, ricevono sul proprio cellulare un PIN da poter utilizzare per formalizzare l’acquisto. Tutto in tempo reale e con zero spreco di carta.

Gli esercenti, di piccole e media imprese partecipando ad una apposita manifestazione di interesse, hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa, si sono prontamente adoperati per assicurarne la realizzazione. La procedura è stata pensata in modo semplice ed intuitivo attraverso l’utilizzo di un apposito dispositivo connesso alla rete internet, volto all’acquisizione del codice PIN personale di ciascun cittadino.

Un sistema capace di snellire la burocrazia, far dialogare istantaneamente il pubblico e il privato e di facilitare la crescita delle realtà locali invece della grande distribuzione organizzata. Abbattere il pregiudizio che l’esercente di prossimità possa non essere organizzato e fiscalmente più furbo del concorrente più grande, è uno dei presupposti che ha mosso la software house, la quale ha creato un sistema utilizzato da alcune amministrazioni del barese come Terlizzi, Ruvo di Puglia e Palo del Colle.

Il primo Comune ad adottare il sistema “Buono Spesa” è stato quello di Terlizzi: la proposta inviata tramite email è stata accettata a distanza di pochi giorni dal suo invio, pur non conoscendo ancora la realtà aziendale, ma affidandosi comunque ad un utile per la gestione in piena pandemia delle migliaia di domande pervenute dei cittadini più in difficoltà.

Assistenza telefonica e mail continuano tutt’oggi a permettere la risoluzione degli eventuali dubbi che cittadini ed esercenti possano porsi. A volte quasi come un C.A.F, gli operatori specializzati aiutano i commercianti ad emettere la richiesta di pagamento agli enti comunali ed eseguono le varie richieste di configurazione account e download del report degli acquisti effettuati in negozio. Una esperienza che ha visto il giovane team di questa agenzia cimentarsi tra mille ostacoli e tempi ristretti, in un periodo già difficile per tutti, con il principale intento di aiutare e dare un apporto alla comunità locale.