Questo libro non è un trattato pedagogico. È invece ricco di esempi, di situazioni apparentemente paradossali ma vere, utili per capire gli errori che abitualmente i genitori fanno, anche quanti abbiano letto tutti i manuali per genitori e seguito corsi ma che, di fronte al figlio di vent’anni, chiedono ancora: vuoi la bistecchina, amore?

Nel suo ultimo libro Ho un sogno per mio figlio. Sette passi per educare (edizioni la meridiana, collana partenze, pp. 152, Euro 16,50) l’autore Roberto Gilardi – coadiuvato da Franco Portinari in arte Portos e dalle sue bellissime comic strip – si interroga sul senso dell’educazione nell’attuale società in cui ai genitori vengono proposti i più disparati corsi di formazione, dalla psicobiologia alla programmazione neurolinguistica passando per l’analisi transazionale. E al contempo ci sono bambini che a quattro anni hanno ancora il pannolino addosso o a otto anni non sanno allacciarsi le scarpe.

È vero, oggi la la famiglia è cambiata. Non è cambiata però la domanda che la inchioda al suo ruolo: cosa significa educare oggi? E come si può e deve educare affinchè i ragazzi siano in grado di dare un senso alla loro vita e di affrontarla in autonomia? La risposta dell’autore, formatore e docente del metodo Kaloi, è che talvolta ci voglia solo un po’ di buon senso. È che sia fortemente necessario riprendersi, da genitori, il ruolo di educatore: non essere amici dei propri figli ma, appunto, i loro genitori, i loro educatori.

La risposta dell’autore è altresì presentata sotto forma di sette passi per educare: un percorso che segue lo sviluppo cronologico della relazione educativa genitore-figlio, nel rispetto dell’età e delle attenzioni particolari, a partire proprio dalla nascita, facendo emergere per ogni step le contraddizioni e le esasperazioni, ma anche le finalità profonde di ciascuna fase.

Il libro è scritto in coppia con Franco Portinari, autore delle strip che accompagnano i sette capitoli. Ogni capitolo è un passo nella direzione giusta perché il sogno che ciascun genitore ha per suo figlio non si disperda a causa della propria inerzia, delle cattive abitudini e dei consigli a buon mercato.

Ricordiamo che con le edizioni la meridiana Roberto Gilardi ha già pubblicato Genitori in regola. Regole, disciplina e responsabilità (2008) e Insegnanti in regola. Regole e competenze per la gestione della classe (2010).

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