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La situazione nella regione di Kherson, inseguito all’esplosione che ha causato il crollo della diga di Nova Kakhovka, sta peggiorando drasticamente. Le reali dimensioni del disastro potranno essere accertate soltanto quando l’acqua si sarà ritirata dai 35 centri abitati interessati dalla catastrofe. Intanto, il livello dell’acqua ha raggiunto i 12 metri, le persone che sono rimaste nei villaggi stanno cercando riparo e salvezza sui tetti delle case, dove cercano di portare appresso le cose più care, come figli, oggetti personali e animali domestici. Secondo quanto riferito dai centri medici alla TASS, sarebbero 23 i feriti contati fino a questo momento, molti dei quali presenterebbero sintomi di ipotermia e traumi vari.

Kiev: “I soldati di Mosca sparano sui soccorritori”

Continuano le reciproche accuse tra Ucraina e Russia nell’ambito dell’esplosione della centrale idroelettrica a Nova Kakhovka. Secondo quanto riferito dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky al Bild, i soldati russi starebbero sparando contro i soccorritori ucraini nella regione di Kherson. “Persone e animali sono morti. Dai tetti delle case allagate la gente vede galleggiare persone annegate. È molto difficile evacuare le persone nella parte occupata della regione di Kherson. Non appena i nostri soccorritori cercano di salvarli, vengono colpiti“, ha dichiarato Zelensky.

Mosca: “Attacco terroristico di Kiev e disinformazione”

Anatoly Antonov, ambasciatore russo negli Stati Uniti dal 2017, ha riferito che i media statunitensi ed occidentali starebbero mettendo in atto una corposa campagna di disinformazione riguardo l’accaduto. “Ci sono molte insinuazioni sul fatto che la Russia avrebbe fatto saltare in aria la più importante struttura infrastrutturale sul proprio territorio“, ha dichiarato Antonov, prima di ribadire la versione di Mosca riguardo il bombardamento e l’esplosione della centrale idroelettrica. L’attacco sarebbe di natura terroristica e sarebbe stato effettuato dalle Forze di Kiev.