Primi accenni di ripresa per l’Italia. Con il nuovo monitoraggio della Cabina di regia, gran parte del Paese sarà di colore arancione a partire dal 13 aprile, fatta eccezione per Campania, Valle d’Aosta e la nostra Puglia che, con ogni probabilità, saranno confermate zone rosse.

La curva epidemiologica è in calo, il Governo predica ancora prudenza, ma si sta valutando la possibilità di riaprire alcune attività economiche.

“Io sono fiduciosa che queste siano le ultime settimane di restrizioni e sofferenza – le parole della ministra Gelmini -. Credo che qualche segnale di apertura lo si possa dare già da aprile. Parrucchieri ed estetisti penso sia meglio che lavorino in negozio, piuttosto che nelle case private. Non dobbiamo abbandonare la linea della prudenza, ma grazie ai vaccini possiamo finalmente abbracciare quella della speranza. I singoli ministeri sono già al lavoro sui protocolli per riaprire, ma l’agenda la detta il virus. Ad aprile abbiamo dato un segnale con la riapertura della scuola e con i concorsi, speriamo di poterne dare altri. E maggio sarà il mese delle attività economiche”.

Parrucchieri, barbieri e centri estetici quindi potrebbero essere le prime attività a riaprire anche in zona rossa, sperare sono anche i ristoratori. L’ipotesi di consentire l’apertura a pranzo, seppur fino alle 15 o alle 16, dopo il 20 aprile, potrebbe essere sottoposta nei prossimi giorni al Comitato tecnico scientifico.

Sperano anche cinema, musei e teatri. I protocolli, in questo caso, sono già stati definiti e approvati dal Cts da fine febbraio.