La truffa peggiore, andare ad un banchetto di beneficenza con una banconota da 50 euro falsa e scappare col resto, rigorosamente autentico. È successo ieri pomeriggio ad Adelfia, in piazza Roma, dove i volontari dell’Aism, l’associazione italiana sclerosi multipla, stavano raccogliendo il contributo minimo di 9 euro per la ricerca.

Una donazione in cambio di un paio di chili di mele. Il truffatore, che ha detto di chiamarsi Giangrande, se n’è scappato dopo aver ricevuto il resto dal presidente, l’ex comandande dei Carabinieri della Stazione di Adelfia, Domenico Rendina. L’ex militare ha provato a rincorrerlo una volta accortosi di quanto successo, passando anche la descrizione dell’uomo ai colleghi in servizio, ma ormai era troppo tardi.

Una delle persone nei pressi del banchetto si era insospettita quando ha sentito l’indirizzo fornito dal truffatore, che ha approfittato della distrazione di Rendina, impegnato a postare le foto dell’evento benefico su Facebook. Nel momento in cui il cittadino adelfiese ha fatto presente che quella via probabilmente non esisteva, il truffatore, col volto scoperto, si è innervosito, portando comunque a termine il suo piano. Andato via, Rendina ha chiesto al responsabile del banchetto di fargli vedere la banconota, scoprendo immediatamete che era più simile a quelle che si usano al gioco del Monopoli.

A quel punto, avendo visto in faccia il truffatore, di circa 40 anni, ha tentato di acciuffarlo, seppure non c’è stato verso di rintracciarlo. “L’Aism può stare tranquilla – precisa Rendina – non perderà neppure uno di quei quarantuno euro. Ce li rimetterò io, pazienza”. In ogni caso, voi tenete sempre gli occhi aperti. Lavare i soldi in queste occasioni è una prassi molto diffusa. Difficilmente si controllano le banconote di chi, in uno slancio di generosità, decide di fare beneficienza.