“Lo dissi allora e lo ribadisco oggi. Non ho alzato un dito in quella occasione, il daspo non avrei neppure dovuto averlo, ma sono ugualmente soddisfatto per la riduzione di un anno, arrivata dopo l’accoglimento della richiesta di archiviazione del procedimento penale. La prossima sarà una stagione cruciale per il Bari e voglio esserci. Sono un brav’uomo, ma dopo quell’episodio in tanti hanno sparlato”.

Poche parole per commentare la riduzione da due anni a uno del provvedimento che lo teneva lontano dalle manifetazioni sportive e quindi dal Bari dopo la rissa avvenuta sugli spalti dello stadio San Nicola nella partita contro il Cittadella del 27 agosto scorso. Fin da subito, Silvio Sisto junior, coinvolto in quell’episodio insieme al padre e alla famiglia del giocatore biancorosso Riccardo Maniero, difese le critiche mosse al calciatore. In sostanza, il motivo scatenante della bagarre.

“È stato sufficiente analizzare gli atti per comprendere cosa fosse realmente successo – aggiunge Sisto -, era ciò che chiedevamo fin dal primo momento. Da quell’analisi è conseguita la decisione del Questore. Adesso spero che insieme a me al San Nicola possa tornare il mio inno per il Bari, la cui diffussione venne interrotta proprio a causa del daspo”.

L’atto è consegnato a Silvio Sisto junior nelle scorse ore. “..Considerato il tendenziale affievolimento della pericolosità sociale dell’istante – scrive il Questore di Bari – … ordina che sia ridotto di un anno il provvedimento D.A.SPO e che per tanto terminerà il 31 agosto 2017″