L’ultima al San Nicola per tenere accesa la speranza dei playoff. Il Bari si prepara alla sfida con l’Ascoli tra l’ormai cronica emergenza e la consapevolezza che per entrare nei primi otto servirà un vero e proprio miracolo.

“Dobbiamo fare queste due partite al massimo delle nostre possibilità – ha dichiarato Colantuono – c’è una piccola fiammella è va tenuta accesa fino alla gara di Ferrara. Purtroppo, non dipende solo da noi. Dobbiamo concentrarci sulla gara di domani, pensiamo a fare una gara di spessore, come spesso siamo stati capaci al San Nicola, per preservare quella fiammella”.

Per mantenerla accesa, però, il tecnico biancorosso dovrà fare i soliti salti montarli pur di mettere in campo una squadra competitiva tra infortuni e squalifiche: “Ci perseguita un momento sfortunato dove perdiamo giocatori importanti, ultimo Maniero per squalifica. Stiamo in grandissima emergenza ma, in un caso o nell’altro, tireremo fuori un undici importante che possa fare un’ottima gara”.

Se ad Avellino erano già quattro i primavera in panchina, in questo caso saranno addirittura cinque: Oltre a Turi e Yebli, ci saranno Romanazzo (a lui la maglia numero 40) Portoghese (38), Coratella (39) e per la prima volta Lella (41) classe 2000.

Con ogni probabilità quella di domani sarà l’ultima gara di Colantuono al San Nicola. Il tecnico, però, non vuol sentire parlare di bilanci: “Di rammarico ce n’è tanto, una stagione iniziata in modo tribolato e terminata nello stesso modo con I problemi che tutti sapete. Ma avremo tempo per fare un bilancio. Farlo adesso significherebbe pensare di aver chiuso la stagione invece finchè c’è quella piccola possibilità dobbiamo crederci. Al pubblico non devo dire nulla, ci ha dimostrato durante tutto il campionato la sua maturità. Anche domani darà la sua spinta”.