Un Bari incerottato al rush finale. Quattro partite che sanciranno se la squadra di Colantuono potrà davvero giocarsi la promozione in serie A. I biancorossi, però, si presentano a questi appuntamenti decisivi nel peggiore dei modi: una vittoria che manca da ben quattro turni, un gioco che non decolla, una astinenza da gol che dura da più di 360 minuti e soprattutto una infermeria piena.

E proprio sul tema degli infortuni si concentra il tecnico romano: “Perdiamo giocatori in maniera impressionante – fa notare – ma quando abbiamo avuto l’intero organico a disposizione abbiamo fatto benissimo. Purtroppo abbiamo iniziato a perdere pezzi proprio in quel reparto che avevamo rinfoltito di più a gennaio con Galano, Floro Flores, Raicevic e Parigini”.

Ma secondo Colantuono non c’è nessuna motivazione particolare dietro i tanti (troppi) infortuni: “Per statistica è normale che dopo un certo numero di partite e allenamenti ci siano dei giocatori che si fanno male. Poi quasi tutti i nostri infortuni sono da trauma, pochissimi sono muscolari. Purtroppo fin da novembre siamo sempre di rincorsa e molti giocatori sono stati sollecitati parecchio”.

L’infermeria piena, però, non deve diventare una scusa. Col Pisa la vittoria è praticamente obbligata per continuare a restare agganciati al treno play-off: “Dobbiamo cercare di vincere in qualsiasi modo, senza badare al sottile – fa notare il tecnico – Proveremo a fare gol con quello che abbiamo. Dobbiamo cercare di fare bene perché secondo me questo campionato deve ancora dire qualcosa. Nonostante i risultati negativi siamo ancora lì a lottare”.

Nessuna polemica, poi, sui giocatori in cerchio a fine gara senza l’allenatore: “Sinceramente Non me ne sono accorto, ma non facciamo dietrologie altrimenti si dicono cavolate – attacca Colantuono – Io a fine partite rientro sempre subito negli spogliatoi, l’ho fatto in serie A, in serie B e in Europa League. Il gruppo è compatto è sono ragazzi seri”.

Per quanto riguarda la formazione, gli unici dubbi sono a centrocampo dove Colantuono ha un minimo di scelta: probabile un rilancio per Salzano, al fianco di Basha e Macek. A supporto dell’unica punta disponibile, Maniero, dovrebbero esserci Galano, Furlan e Martinho. In difesa, invece, scelte quasi obbligate con Sabelli, Moras, Capradossi e Daprelà davanti a Micai.