Il Bari vede e rilancia. Dopo la chiusura del rapporto con Betaland, il club biancorosso infatti avrà come main sponsor un’altra agenzia di scommesse: si tratta di Betpoint, il cui logo finirà sulle maglie dei galletti. Secondo le prime indiscrezioni, pare che il nuovo sponsor sarà decisamente più remunerativo del vecchio, dando ulteriore ossigeno alle casse societarie. Ma non è l’unica novità. La Sly Service Security, agenzia di sicurezza e bodyguard e attuale “top sponsor” del Bari, diventerà ufficialmente “main sponsor” anche se non figurerà sulla maglia dalla prima squadra.

Il comunicato della società: “Betpoint s.r.l., concessionario dei Monopoli di Stato per i giochi a distanza, è il nuovo main sponsor del Football Club Bari 1908. La partnership, stipulata in data odierna, sarà valida fino al termine dell’attuale stagione ed è la migliore occasione per Betpoint per lanciare l’operazione di rebranding legata al nuovo logo che fa della essenzialità la propria principale caratteristica. Betpoint è uno storico operatore per la raccolta di giochi pubblici regolamentati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ed offre ai suoi utenti una piattaforma tecnologica proprietaria che garantisce una esperienza di gioco completa attraverso il proprio sito internet e le numerose applicazioni per smartphone, avendo cura di promuovere iniziative sempre rivolte ad un gioco sano e responsabile”.

Questa mattina era arrivato il comunicato con cui il Bari annunciava che Betaland non è più il main sponsor: “FC Bari 1908 spa e OIA Services, società titolare del marchio, comunicano che il rapporto contrattuale che lega il marchio Betaland alla maglia del FC Bari è cessato. La decisione di interrompere la partnership – precisa il club biancorosso nella nota – è stata condivisa ed è il frutto di reciproche valutazioni esclusivamente commerciali compiute dalle due società. FC Bari e OIA Services LTD fanno sapere che i rapporti tra le due società rimangono cordiali e non si esclude che in futuro possano avviarsi nuove forme di collaborazione commerciale”.