“Il troppo entusiasmo e il disfattismo non servono. Dobbiamo restare uniti”. Il presidente del Bari, Cosmo Giancaspro, interviene così a cinque giorni dalla pesante disfatta di Trapani. Da buon “pompiere” ha tentato di spegnere le polemiche tenendo uniti gruppo e ambiente.

L’obiettivo è soprattutto ritrovare l’equilibrio: “Dopo la partita di Benevento c’è stato troppo entusiasmo, qualcuno ha creduto che siamo invincibili. Ma non è così. A Trapani abbiamo giocato con sufficienza. Siamo scesi in campo molli, da primi della classe. Questo è stato l’errore. Però non dobbiamo esagerare, la critica ci sta ma deve essere costruttiva”.

Insomma, bisogna mantenere i piedi per terra e alta la concentrazione perché restano da giocare 11 finali: “Possiamo giocarcela con tutti fino in fondo, ma può succedere di tutto. Anche gli altri possono fare le ‘remuntade’ – ha sottolineato Giancaspro – Deve essere chiaro che la serie A è una eventualità, ma non una necessità. Il presidente biancorosso difende a spada tratta la squadra: “La rosa è formata da bravi professionisti. Vi assicuro che i ragazzi hanno dato il massimo e che vogliono raggiungere il massimo obiettivo, avrebbero anche dei premi”.

Giancaspro analizza la situazione partendo da lontano: “Dopo retrocessione nel 2010 la società si è sfaldata. Quando ho deciso di investire in questa avventura sapevo di trovare un esercito che aveva bisogno di un comandate che mettesse a posto le fondamenta. L’obiettivo è vincere e se non si vince vuol dire che si è fatto un mezzo lavoro”. Il presidente, inoltre, ha difeso l’operato in società: “L’azienda è solida e possiamo stare tranquilli per oggi e per il futuro. Non tutte le società di serie B possono chiudere i bilanci in attivo. E questa cosa qualcuno lo ha già scordato”.