La trasferta del Bari a Latina ed il divieto imposto dal Prefetto laziale ai tifosi biancorossi continua a far discutere. Riceviamo e pubblichiamo un comunicato firmato Curva Nord, Associazione LaBariSiamoNoi e Associazione Bari in testa. Dalle parole ai fatti, dice il tifo organizzato barese. Che invita tutti i sostenitori a rimanere a casa sabato pomeriggio e convoca un’assemblea straordinaria mercoledì 7 Ottobre, a partire dalle ore 19.00, presso l’Auditorium della Parrocchia di San Sabino in Via Caduti del 28 Luglio 1943, nei pressi della spiaggia di Pane e Pomodoro. Ecco il comunicato:

In merito al divieto di vendita dei biglietti per il settore ospiti, emesso dal Prefetto di Latina in vista della partita Latina – Bari, esprimiamo il nostro dissenso nei confronti dell’ennesima scellerata decisione che va a ledere principi di costituzionalità e diritti garantiti dalla Legge Italiana. Soluzioni estreme, che denotano una certa incapacità di gestione dell’ordine pubblico in occasione di manifestazioni sportive, che va di pari passo alla deriva autoritaria che ha portato l’Italia ad essere il Paese in cui chi detiene potere viaggia con i paraocchi senza avere l’umiltà di confrontarsi con i cittadini e di ascoltare le proprie ragioni.

Sia chiaro a tutti, non è la prima volta che ci viene negato il diritto di poter seguire in trasferta la nostra squadra ma siamo alquanto stanchi di assistere passivamente a questo teatrino, caratterizzato quasi sempre dalla stessa dinamica: l’impossibilità – per un motivo o per un altro – di poter garantire l’ordine pubblico. E pensare che la tessera del tifoso è stata concepita anche per garantire l’esenzione, da parte di coloro che la posseggono, da qualsiasi provvedimento restrittivo messo in essere. E se l’abbiamo sottoscritta, è stato solo per amore dei nostri colori e per superare qualsiasi ostacolo architettato per tenerci lontano da essi.

Di conseguenza, ci viene naturale prendere le distanze dalla proposta avanzata dal FC Bari 1908 di aprire la trasferta di Latina solo a chi non ha preso parte alla trasferta di Crotone (in teoria la trasferta sarebbe stata vietata a causa di intemperanze tra le tifoserie, pur non essendoci referti o immagini che dimostrino ciò e giustifichino – quindi – il divieto di trasferta). La proposta, oltre a legittimare un sistema che fa acqua da tutte le parti, discrimina palesemente i 500 che hanno accompagnato i biancorossi nella sfortunata trasferta in terra calabra.

Per questo, in nome dello spirito di comunità e del valore di dignità, invitiamo tutti a restare a casa.

Siamo stanchi, è vero. Ma abbiamo fatto una scelta: quella di essere oltre e di andare oltre. Non ci saranno più lamentele fini a se stesse bensì azioni concrete. Non più vetuste proteste ma atti silenziosi pronti a far rumore. È giunto il tempo di partecipare e attivarsi in prima persona affinché questi divieti, conformemente a quanto sancito dalla giurisprudenza, possano arrestarsi attraverso delle vere e proprie azioni legali.

Pertanto, invitiamo tutti coloro che leggendo queste righe hanno provato sdegno e voglia di reagire, a partecipare all’assemblea che si terrà mercoledì 7 Ottobre, a partire dalle h 19, presso l’Auditorium della Parrocchia di San Sabino, in Via Caduti del 28 Luglio 1943 n. 5, nei pressi della spiaggia di Pane e Pomodoro.