Vincere era difficile, ma l’obiettivo di arrivare primo tra gli italiani in gara è stato raggiunto. Massimo Stano, 23enne originario di Palo del Colle si è classificato ventesimo alla 20 chilometri di marcia maschile, competizione svoltasi nella giornata di sabato ai Mondiali di Atletica di Pechino. Ha fatto registrare un tempo di tutto rispetto, con 1h22’53” e si è piazzato davanti ai suoi compagni italiani Giorgio Rubino e Federico Tontodonati.

Tutta Palo del Colle attende ora il ritorno del suo campione, ma c’è chi, con tanta emozione, racconta la propria soddisfazione per questo risultato. Giovanni Zaccheo è stato il maestro di Massimo per ben 10 anni, dal 2003 al 2013, fin quando la Fidal (Federazione italiana di atletica leggera) ha deciso il suo trasferimento a Sesto San Giovanni, dove si è preparato per i Mondiali di Pechino e dove tornerà in vista delle prossime competizioni.

«Sono soddisfattissimo – ammette il maestro Zaccheo – L’avevo sentito qualche giorno prima della gara proprio per capire insieme come impostarla. Lo conosco da quando aveva undici anni e so cosa gli passa per la testa. Resto sempre a disposizione per ogni consiglio, Massimo è come un figlio». Forse grazie alle parole del suo primo insegnante è riuscito a portare a casa il miglior tempo italiano. Rispetto agli Europei di Zurigo, dove era partito troppo forte per poi accusare la fatica sul finire della gara, questa volta ha cambiato registro e se nei primi cinque chilometri era dietro, tra gli ultimi posti, con il passare del tempo la sua progressione e la voglia di rivalsa lo hanno fatto piazzare al ventesimo posto.

«È un ragazzo umile, che capisce quando sbaglia. Ogni tanto deve “sbattere la testa” (ride ndrma è proprio questa sua caratteristica che gli ha permesso di raggiungere simili risultati». Stano è infatti detentore dal 2007 del record italiano dei 4 chilometri cadetti. Ha una voglia di emergere fuori dal comune, lo si capisce dal fatto che ha corso la 20 km nonostante non fosse al cento per cento, a causa di una microfrattura alla tibia che lo ha fermato qualche tempo fa.

«Massimo ha margini di crescita incredibili – conclude Giuseppe Zaccheo – Spero che raggiunga il suo prossimo obiettivo: le Olimpiadi di Rio del 2016».