Il primo goal della sfida di sabato scorso contro il Varese è di Cristian Galano. Sabelli si arrende all’evidenza ma sorride lo stesso. Il Bari ha vinto e i punti che separano i biancorossi dalla salvezza sono sempre di meno.

«La cosa più importante era sbloccare una partita difficile – spiega Sabelli – sono contento lo stesso. Quando segna il Bari va sempre bene. Dovevamo dimostrare sul campo di non essere la squadra vista contro l’Avellino e lo abbiamo fatto. L’esultanza? Prima del ritiro la mia ragazza mi aveva regalato quel pupazzo di Peppa Pig. Aveva detto che mi avrebbe portato fortuna, così prima della partita l’ho lasciato a mister Loseto dicendogli che sarei passato a riprendermelo dopo aver segnato. Contro il Pescara mi porto in panchina Winnie the Pooh e tutti gli altri personaggi».

Un match che i tifosi attendono in maniera particolare e in vista del quale hanno mandato alla squadra un messaggio inequivocabile. «La gente paga il biglietto ed è libera di esprimere il proprio pensiero come meglio crede – dice Sabelli – ma questa squadra le palle ce le ha e lo dimostrerà fino alla fine del campionato. La classifica la guarderemo a maggio ma ad oggi l’unico obiettivo è quello della salvezza».

Resta il fatto che la gara contro gli abruzzesi si prospetta sfida calda fuori e dentro il campo esattamente come quella disputata al Partenio di Avellino. «Noi dobbiamo pensare solo al campo – chiude Sabelli – sappiamo della rivalità fra tifosi, ma noi non siamo ultras. Facciamo i calciatori e come tali ci dobbiamo comportare. Ad Avellino siamo stati uomini, loro no. Eravamo arrivati lì per giocare a pallone mentre gli altri volevano metterla sul piano della rissa. Siam stati bravi a non cadere nelle provocazioni. Zito? Mi ha gettato dell’acqua senza alcun motivo ma il caso è chiuso. Andiamo avanti per la nostra strada».