Scontata la squalifica ricevuta dalla giustizia sportiva a causa dello scandalo del calcioscommesse, Andrea Masiello tornerà a giocare. L’associazione Maglia Biancorossa non ci sta. Riceviamo e pubblichiamo dal presidente del consorzio Mimmo Magistro una lettera indirizzata a curatori fallimentari e Comune di Bari.

«È semplicemente assurdo che Andrea Masiello, protagonista principale del calcioscommesse, possa tornare a giocare. È uno schiaffo alla città di Bari, ai suoi tifosi, a tutto lo sport nazionale, non solo al calcio perché Masiello è il principale protagonista dello stupro e della violenza perpetrata contro la storia del calcio cittadino ed andava radiato dai campi di gioco! Ma la cosa peggiore è che anche durante questo periodo e per il periodo ultimo nel Bari, Masiello sia stato regolarmente retribuito. Una norma antistorica ed anacronistica ha costretto l’AS Bari a pagare anche gli interessi sul ritardo degli stipendi a Masiello e agli altri calciatori che hanno svenduto e macchiato la maglia biancorossa!»

«Il Presidente del CONI Malagò, la cui attività di rinnovamento stiamo apprezziamo – aggiunge Magistro- ora cambi le regole o faccia rispettare quelle che già esistono senza consentire il gioco dell’oca, gli aggiramenti e le deroghe. Il mondo dello sport, come la politica, è pieno di approfittatori che predicano bene e razzolano male. I curatori del fallimento dell’AS Bari, che hanno fatto bene e velocemente un egregio lavoro, mettano in moto, magari unitamente al Comune di Bari, un meccanismo giudiziario con la richiesta di un risarcimento danni nei confronti di tutti i calciatori che hanno violato, calpestandole, le regole di lealtà e di etica alla base dello sport e della convivenza civile L’eventuale ricavato sia destinato alle attività sportive giovanili e promozionali della città di Bari».

Magistro rammenta che la richiesta di costituzione di parte civile da parte di Maglia Biancorossa, che riunisce ex atleti, dirigenti e giornalisti sportivi, pur in presenza del parere favorevole del PM, non è stata accolta dal Giudice in quanto l’associazione si era costituita dopo i fatti oggetto dell’azione della magistratura.