Giuseppe Diamante, l’ormai famoso parcheggiatore abusivo “della Procura”, può sorridere, almeno per ora. Dopo la nostra chiacchierata di dieci giorni fa, la sua invalidità all’85% è stata confermata: per lui non si tratta di un semplice aiuto ma di una questione di sopravvivenza.

Giuseppe, infatti, è un altro degli ultimi che questa città ha dimenticato: quasi 60 anni, senza un tetto, senza un lavoro, dorme in un centro d’accoglienza e ogni giorno si alza alle 4 del mattino per racimolare qualche spicciolo facendo il parcheggiatore abusivo sotto il ponte ‘Adriatico’. Qui si è guadagnato il rispetto e la simpatia di avvocati, giudici e forze dell’ordine.

“Devo pur mangiare. Appena arrivano i soldi dell’invalidità – assicura Giuseppe – non faccio più il parcheggiatore abusivo. Anzi, ho detto agli avvocati che non mi vedranno proprio più anche se molti si sono affezionati e vorrebbero vedermi sempre. Magari verrò a farmi una passeggiata”.

Intanto i primi aiuti sono arrivati ma Giuseppe è disponibile a impegnarsi in un lavoro, uno vero. A causa dei suoi problemi fisici purtropppo ha dovuto declinare una proposta, ma la buona volontà non gli manca e aspetta che qualcuno si faccia avanti.