Il fatto in sé per sé potrebbe anche non essere giudicato meritevole di attenzione mediatica, ma c’è un aspetto che colpisce particolarmente nella cena che si ripete ormai da dieci anni in via Notar De Cristofaro, ad Adelfia. Nessun richiamo ad iniziative importate dall’estero, delle quali si è sradicato il significato originale, ma l’espressione più autentica della spontaneità e dell’accoglienza alla vigilia di San Lorenzo.

Cinquanta persone imbandiscono tavola all’esterno delle proprie abitazioni, bloccano un isolato della strada e danno seguito ad una edificante espressione di buon vicinato, lontana anni luce dall’estraneità che si vive sullo stesso pianerottolo nei palazzi delle grandi città.

Una quota ciascuno per comprare la carne da fare alla brace e poi si decide cosa ognuno debba mettere a disposizione dei commensali. Punto di riferimento è l’abitazione di uno di loro, la signora Celestina Bartoli, che in questi giorni compie 92 anni. Parmigiana, taralli, mozzarelle, salumi, focacce, ma soprattutto chiacchiere e goliardia, tant’è che la cena anche ieri sera è finita a gavettoni. Usanza gradevole soprattutto con l’afa di questi giorni.

Lo spirito è inusuale nell’era digitale dell’isolamento, in cui spesso il miglior amico è uno smartphone o un i-pad, strumenti per intessere rapporti e conversazioni con estranei, che magari non vedremo mai se non su whatsapp. A nostro avviso, la cosa è meritevole di attenzione. Un modo giovale ed economico per passare un po’ di tempo in compagnia.

Certo, quella è anche la strada della multa facile e di alcuni dispettucci, ma del resto sarebbe il Paradiso terrestre e non ci crederebbe nessuno.