Non si placano le polemiche all’indomani dell’accoglienza al porto di Bari di 644 migranti. Alcuni volontari della Croce Rossa, all’ombra di un gazebo, sarebbero stati trovati a mangiare i pasti comprati per i migranti. E poi l’accusa, arrivata da Palazzo di Città secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, riguarderebbe anche l’inutilità di certi volontari, a quanto pare scoperti ad oziare mentre quelli di altre associazioni si davano da fare.

La pazienza sarebbe andata a farsi benedire, tanto che il Comune avrebbe chiesto alla Prefettura di escludere la Croce Rossa dall’accoglienza per eventuali sbarchi, considerato anche che il personale avrebbe preso alcune magliette con impresso il superato logo delle Olimpiadi di Roma 2024, anche queste destinate ai migranti. Fin qui le accuse, riportate dal quotidiano, che l’ex ente umanitario pubblico più grande del mondo, rispedisce al mittente attraverso una lettera aperta, che pubblichiamo integralmente di seguito.

LA LETTERA DELLA CROCE ROSSA“Questa Presidenza ha con sgomento letto il racconto falso e maldestro riguardante i fatti avvenuti nella giornata di ieri, 15 luglio 2017, nel corso dello sbarco di migranti presso il porto di Bari. I fatti riportati non corrispondono alla realtà ed anzi, inspiegabilmente, infamano l’operato ed il buon nome della Croce Rossa ad ogni grado e livello.

È inutile riportare il lungo elenco di testimoni, di Croce Rossa e non, pronti a smentire quanto riportato ed affermare quanto siano tendenziose e fantasiose le ricostruzioni narrate. Croce Rossa Italiana, anche a Bari, ha dato dimostrazione di abnegazione, umanità ed alta professionalità dei Volontari. Non possiamo consentire, così come non possono consentire i dirigenti locali e nazionali dell’Associazione, che nessuno adombri oltre 150 anni di attività umanitaria svolta con abnegazione in ogni parte del mondo.

Non possiamo consentire tantomeno, così come non possono consentire i dirigenti locali e nazionali dell’Associazione, che testate giornalistiche importanti e credibili scivolino in ingenuità così vistose e pericolose. Nel rispetto dei ruoli e dei rappresentanti dei rispettivi territori abbiamo sentito il Sindaco di Bari, anche nella sua qualità di Presidente nazionale dell’ANCI il quale, nel ringraziare personalmente la CRI per l’attività svolta, ha anche lui riferito con mortificazione di aver letto quanto riportato, non condividendone, avendone le prove certe, la forma ed il contenuto.

Per quanto sopra questa Presidenza si riserva di preservare l’immagine dell’Associazione nelle sedi opportune”.