Il lavoro nobilita l’uomo, ma in alcuni casi può salvargli la vita. È successo stamattina a Noicattaro, dove sterpaglie e rifiuti sono stati dati alle fiamme sulla via che conduce alla stazione ferroviaria, proprio a ridosso dalla “torre” abbandonata dove da un paio d’anni s’è accampato Nicola Taranto, 54enne senzatetto originario di Capurso.

L’uomo, disoccupato da quando è stato licenziato dall’impresa per cui lavorava come muratore, da quel momento ha vissuto un lento, ma inesorabile declino. La separazione e la disperazione della strada. Nel passaggio dalla vecchia alla nuova amministrazione comunale, Nicola è riuscito a rimediare 7 euro di buoni pasto al giorno.

Ogni due settimane, poi, la caritas gli passa un po’ di spesa. Non è facile sopravvivere in quel casolare di due stanze senza acqua, luce e gas. In uno dei due ambienti c’è un camino. Durante l’inverno l’uomo si riscalda bruciando legna e ciò che gli capita. La sorte gli è andata incontro.

Mentre gli uomini della Protezione civile di Rutigliano spegneva il rogo, Nicola era al lavoro, ovviamente precario presso un fiorista del paese. Quando è tornato ha potuto tirare un sospiro di sollievo. Nicola Taranto è un bravo muratore, ma a 54 anni non è facile trovare un lavoro, per cui se qualcuno potesse dargli una possibilità lui è pronto. Non aspetta altro, in modo da potersi rimettere in carreggiata e incontrare l’adorata figlia in un ambiente dignitoso.