«Quello che era un rudere, in pochi mesi è diventata una casa di accoglienza per tutte le famiglie, non solo di quelle ferite. È un piccolo miracolo». Monsignor Francesco Cacucci, vescovo dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, ha definito la Domus Familiea “Nozze di Cana” proprio così, un piccolo miracolo.

Dunque, è il caso di dire, in Strada C. Schiamante, 2 a Torre a Mare, porte aperte a chiunque, perché essere famiglia oggi è sempre più difficile e non a caso Monsignor Cacucci richiama le parole del Papa: «Oggi le famiglie vivono una contraddizione, un bisogno d’amore sempre più grande e la difficoltà di vivere il Vangelo».

«Questo centro di spiritualità – ci ha detto Luciano Palombella segretario della Consulta per la Famiglia dell’Arcidiocesi –  nasce con l’intenzione di creare le condizioni per un’approfondimento della sfera familiare e un rinforzo di quelle situazioni, come per esempio le relazioni spezzate, che possono trovare qua l’accoglienza della chiesa e fare con noi un cammino nella parola di Dio».

Nella struttura si svolgono regolarmente incontri di approfondimento spirituale, la struttura è in grado anche di ospitare: «Ci sono dieci stanze per un massimo di 48 persone». La struttura è già in funzione, al suo interno si sono già svolti diversi incontri, come i weekend dio spiritualità familiare e gli appuntamenti dedicati agli sposi che vivono nella sofferenza relazionale o nell’abbandono coniugale.