La scuola è iniziata, per i ragazzi normodotati quanto per i diversabili, solo che per questi ultimi ancora non è attivo il trasporto scolastico. Così, Maria, ogni mattina da via Puccini, a san Girolamo, è costretta ad accompagnare suo figlio Davide all’istituto Giulio cesare, a Japigia. Per l’attivazione del servizio preposto, se tutto va bene, occorrerà aspettare ottobre.

È sempre la solita storia, la legge c’è ma non viene applicata, pertanto un servizio necessario si perde nei meandri della burocrazia e il diritto del cittadino va a farsi benedire. Sì, perché con legge regionale del 27 maggio 2016, le funzioni relative al trasporto e all’assistenza specialistica per l’integrazione scolastica degli alunni disabili nelle scuole medie superiori passano dall’Area Metropolitana alla Regione Puglia.

Perché il servizio venga avviato, però, occorre che il governatore Emiliano firmi la delibera di convenzione per il trasporto. Se il presidente non firma, la macchina non parte (è il caso di dirlo) e i ragazzi disabili dovranno raggiungere le loro sedi scolastiche con mezzi propri.

Ad oggi, non si sa quando il servizio verrà avviato, se tutto va bene, per i primi di ottobre, ma è solo un periodo aleatorio. La vera domanda che rimane è: se questo è un servizio necessario ogni anno e se ogni anno si conosce il problema in cui si incappa in assenza del servizio, come mai si è dovuto aspettare fin oltre l’inizio dell’anno scolastico per firmare una delibera?