“Mettiamoci in Gioco”, la campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo promossa dal Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (CNCA), è stata presentata oggi a Palazzo di Città. All’incontro con la stampa presenti l’assessora al Welfare Francesca Bottalico, il portavoce nazionale CNCA don Armando Zappolini, i referenti per la Puglia del progetto, Margherita Taddeo e Vito Mariella, oltre ai rappresentanti delle organizzazioni pugliesi che aderiscono all’iniziativa.

L’assessora Bottalico ha sottolineato quanto sia importante per l’amministrazione comunale aderire alla campagna, un’importante opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze che provoca il gioco d’azzardo. “Intendiamo avviare un percorso contro i danni del gioco compulsivo – ha detto l’assessora al Welfare – creando una rete di associazioni per il sostegno alle famiglie: in passato abbiamo promosso “Io non dipendo”, un progetto per la prevenzione e il contrasto di tutte le dipendenze. Perché le azioni di prevenzione diventano sempre più importanti: oggi anche tanti anziani, oltre ai giovani, figurano tra le persone per cui il gioco rischia di diventare una patologia. Ed è per questo che bisogna intervenire in modo da far conoscere ai cittadini tutte le possibili le conseguenze da un punto di vista sia sanitario sia economico-sociale”.

La dottoressa Taddei ha ringraziato l’assessora per il suo impegno e ha illustrato le cifre del gioco d’azzardo che riscuote un grande successo in Italia grazie alla pubblicità e alla rete capillare dei luoghi in cui è possibile giocare: secondo il Libro blu dei Monopoli di Stato, nel 2014 la raccolta dei giochi è stata pari a 84,4 miliardi di euro e l’erario ha incassato circa 8 miliardi. Si parla di cifre ingenti che in Puglia, ad esempio, ammontano in media annualmente a 4 milioni di euro. Nel 2014 nella nostra regione le persone in cura per ludopatia sono aumentate: la città in cui il fenomeno è più diffuso è Brindisi, cui seguono Taranto, Bari, Lecce e Foggia.

“Questa campagna – ha concluso don Armando Zappolini – è uno strumento importante per diffondere gli effetti della ludopatia, che è stata finalmente riconosciuta come malattia. In attesa dell’approvazione di una legge quadro nazionale, chiediamo che il Governo si pronunci per l’introduzione del divieto di pubblicità del gioco d’azzardo su tutti i media: sarebbe un segnale politico importante che segnerebbe finalmente una svolta. Il gioco d’azzardo è un fenomeno che va fermato anche perché esiste un rapporto stretto tra mafie e gioco, legale e illegale: poi sono i Comuni a dover gestire le conseguenze dell’azzardo, come il disagio sociale e le illegalità ad esso collegate”.

Vito Mariella ha, infine, sottolineato l’impegno a contrasto dei rischi legati al gioco d’azzardo da parte di istituzioni locali come la Regione Puglia e l’Anci regionale.

La Campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo è promossa da Acli, Ada, Adusbef, Anci, Anteas, Arci, Associazione Orthos, Auser, Aupi, Avviso Pubblico, Azione Cattolica Italiana, Cgil, Cisl, Cnca, Conagga, Ctg, Federazione Scs-Cnos/Salesiani per il sociale, Federconsumatori, FeDerSerD, Fict, Fitel, Fp Cgil, Gruppo Abele, InterCear, Ital Uil, Lega Consumatori, Libera, Scuola delle Buone Pratiche/Legautonomie-Terre di mezzo, Shaker-pensieri senza dimora, Uil, Uil Pensionati, Uisp.