Ancora piccoli bambini in giro per le vie del centro di Bari a chiedere l’elemosina. Il fenomeno, più volte segnalato dai lettori, lo avevamo portato già alla luce qualche giorno fa e a quanto pare l’episodio si ripete ogni giorno, sistematicamente. A individuare lo stesso bambino protagonista del nostro precedente articolo anche Rossano Sasso, coordinatore regionale di Noi con Salvini.

“Questa mattina ho assistito a delle scene che non dovrebbero accadere in una città ed una società civile, nella “Bari per bene – spiega Sasso – la bimba più grande ha utilizzato il piccolino per chiedere soldi a passanti, a clienti dei Bar, agli automobilisti di passaggio, tra le vie Sparano ed Argiro. Dopo aver cercato invano di allertare telefonicamente la polizia locale, affinché identificasse i bambini, segnalandoli e togliendoli dalla strada, mi sono allontanato per recarmi nella vicina piazza Umberto dove solitamente stazionano i vigili urbani, purtroppo senza buon esito. Il tempo di tornare indietro ed i due bambini erano spariti”.

“L’ amarezza è stata tanta, nel vedere questo piccolino, che a 4 anni dovrebbe andare all’asilo, avere chi lo accudisce e si prende cura di lui, invece gironzolare per le strade in compagnia di una bambina di 10 anni. E la cosa che fa ancora più male è stata vedere l’indifferenza della gente e, ancora peggio, qualche signora della Bari bene dare una monetina al bimbo”.

“Quella monetina 2 minuti dopo l’ha presa la bambina più grande, e chissà dopo nelle mani di chi sarà finita. La Bari bene deve capire che facendo l’elemosina a dei bambini di 4 anni, non fa altro che alimentare questo mercato, quello che io definisco racket dell’elemosina – attacca ancora il coordinatore regionale di Noi con Salvini – La signora per bene, avrebbe dovuto allertare la polizia locale, o denunciare l’accaduto. Questa solidarietà pelosa fa solo male al bambino, che dovrebbe essere salvato, aiutato, curato, seguito dai servizi sociali ed indirizzato ad un futuro ed una vita migliore, e non ad una vita fatta di stenti e di accattonaggio”.

“La Bari ai tempi di Decaro non riesce ad evitare questo – conclude Sasso – si lava la coscienza con una monetina da un euro. La Bari che io vorrei è diversa. È più giusta, chiude i campi rom e toglie i bambini alle “famiglie” che fanno prostituire queste povere creature davanti allo stadio, o le spinge a fare l’elemosina in via Argiro. Chi vuole davvero bene a quel bambino, gli dovrebbe augurare un futuro lontano dal suo mondo. Mi auguro che da domani, chi di dovere organizzi un servizio tale per identificare e salvare quei bimbi. Sono mortificato di non essere riuscito a farlo io, ma spero che Questa mia denuncia possa servire a smuovere qualcosa”.