Alla viglia del Consiglio Comunale urgente, al cui ordine del giorno c’è la transazione Comune-Opera Pia su contrada Nepta e l’ex asilo, il consigliere Domenico Gargano (capogruppo lista Bitetto in corsa) ci ha fatto pervenire tutto il suo dissenso attraverso una nota particolarmente articolata, che pubblichiamo di seguito.
NOTA CONSIGLIERE DOMENICO GARGANO – Con riferimento all’atto di transazione di cui all’o.d.g. relativo alla Convocazione del Consiglio Comunale in sessione di urgenza prot. n. 6045 del 19.07.2017, solleva, nel pubblico interesse, le seguenti gravissime eccezioni che potrebbero inficiare la regolarità dell’esercizio dell’attività amministrativa connessa al suddetto giudizio civile pendente contro l’Associazione Opera Pia SS. Sacramento, per brevità nel proseguo, Opera Pia.
Più segnatamente, tenuto conto della valenza di “atto pubblico ad ogni effetto di legge” che si vuol attribuire alla scrittura privata intercorrente tra il Comune di Bitetto e l’Opera Pia, a tal proposito si fa rilevare la gravissima mancanza (di ALLEGAZIONE) della copia della delibera autorizzativa adottata dall’Opera Pia e che doveva necessariamente essere allegata all’atto di transazione, sia perché quest’ultima riveste la forma giuridica di Associazione con personalità giuridica di diritto privato; sia per tutti gli ulteriori effetti di legge tra cui la validità e l’efficacia della relativa delibera onde scongiurare un difetto di potere o di legittimazione a contrarre negli stessi ed identici termini riportati nel suddetto atto di transazione.
In secondo luogo, l’atto transattivo reca un gravissimo vizio dovuto al fatto che partendo dall’assunto della potenziale contaminazione del terreno, così come rilevata dal CTU, non solo non viene evidenziato, nemmeno in termini approssimativi, un ipotetico impegno di spesa utile alla relativa bonifica del medesimo terreno, ma così deliberando si espone l’Ente Comune ed i singoli Consiglieri accondiscendenti, a potenziali richieste risarcitorie da parte di chicchessia, atteso che nell’atto di transazione non è stata per nulla contemplata l’ipotesi della manleva o garanzia da parte dell’Opera Pia in favore del Comune per eventuali costi da sostenersi in termini di danni risarcibili nei confronti di terzi.
I colleghi Consiglieri comunali, sono consapevoli di tutto ciò? Sono in grado di percepire tutte le potenziali conseguenze che potrebbero ricadere sul loro operato? Peraltro, nell’atto di transazione non si fa nemmeno alcun cenno alle risultanze delle analisi effettuate sul terreno in modo da avere contezza dell’entità e della portata reale della potenziale contaminazione; detto altrimenti, voi Consiglieri state autorizzando un atto i cui potenziali risvolti negativi, sotto anche il profilo dell’eventuale danno erariale a discapito del Comune, ad oggi non sono per nulla determinati o determinabili… Difatti il Comune di Bitetto con nota prot. 4651 dell’08.06.2017 ha chiesto alla Regione di indire e convocare una “conferenza di servizi per la validazione dei dati derivanti dalle indagini effettuate nonché per l’approvazione del piano di caratterizzazione di cui sopra, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 242 del TUA”.

Ebbene, cari colleghi Consiglieri, chi di voi si vuole assumere la responsabilità di autorizzare un atto transattivo avente ad oggetto un bene sul quale alla data odierna pende in Regione, in quanto non ancora completato l’iter, l’approvazione del piano di caratterizzazione previa validazione dei dati derivanti dalle indagini effettuate? È possibile approvare un atto di transazione al buio? È mai possibile che il Comune ed i Consiglieri accondiscendenti si assumano la responsabilità di propagandare un intervento di bonifica prima ancora che la Regione, che dovrebbe finanziare tale intervento, non si sia ancora espressa sulla domanda tardivamente avanzata dal Comune appena che in data 08.06.17, ossia solo 43 giorni fa ??? La Regione ha ancora una sua valenza?

Voi Consiglieri accondiscendenti siete sicuri di poter oggi decidere, assumendovene la relativa responsabilità personale, su tali questioni delicate pur in assenza della risposta obbligata della Regione? Per ultimo, al fine di ridare giusta verità ai fatti nel loro concreto accadimento, contrariamente a quanto sostenuto nella proposta deliberativa in cui si legge testualmente che “il Comandante della PM eccepiva ai presenti l’inutilità di questa nuova indagine peritale…”, dichiarazione, quest’ultima, materialmente inventata dal Sindaco Pascazio in quanto smentita da quanto invece riportato nel “Verbale incontro del 25.02.2014” tenutosi presso la sede del Servizio Ciclo Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia in cui si dice che: “dopo articolata discussione i PRESENTI CONVENGONO sull’opportunità che… siano svolte indagini preliminari, al fine di verificare l’attuale stato di qualità ambientale ed in conseguenza dei risultati conseguiti potrà essere individuato l’ambito normativo di riferimento”. “Presenti…”, tra cui si annoverava lo stesso Comandante della P.M. che ha invero sottoscritto il suddetto Verbale senza dichiarare ciò che il Sindaco Pascazio ha capziosamente sostenuto! Ebbene, il nostro Sindaco da dove o da quale atto amministrativo ufficiale ha estrapolato la suddetta dichiarazione che ha imputato al Comandante della P.M., visto che nel verbale del 25.02.14, nulla di tutto ciò è stato mai scritto?
Tale superficialità è sintomatica dell’approccio approssimativo, grossolano, frettoloso ed irresponsabile con cui il nostro Sindaco sta gestendo questa delicata operazione in ordine alla quale si spinge addirittura a contraddirsi, rispetto a quanto sostenuto nella proposta deliberativa, rilasciando ai giornalisti dichiarazioni contrarie (vedi articolo de Il Quotidiano Italiano a firma di Lomuto, del 20.07.17 in cui si legge che il Sindaco ha disposto le ulteriori indagini preliminari (già concordate nel verbale del 25.02.14), mentre nella predetta proposta di deliberazione consiliare lo stesso Sindaco si è espressa invece in maniera contraria nei confronti delle suddette ulteriori indagini!
Confusione e mania di protagonismo regnano sovrani. L’Opera Pia dovrà inoltre assicurare il rilascio del terreno nei confronti dell’attuale utilizzatore il quale, ovviamente, potrà esperire le dovute azioni, direttamente o indirettamente, anche nei confronti del Comune, con l’eventuale e conseguenti responsabilità dei Consiglieri accondiscendenti! Alla luce di quanto innanzi, esprimendo sin d’ora il dissenso unitamente a tutte le dovute ed opportune riserve per le motivazioni di cui sopra, si chiede che la presente nota sia parte integrante del verbale consiliare previa sua lettura in aula. In caso di approvazione della predetta delibera si chiede altresì che la stessa sia urgentemente comunicata ed inviata alla Corte dei Conti per tutti gli espletamenti, gli effetti e le conseguenze di legge.