Ormai è noto a tutti i baresi: l’amministrazione comunale ha dato il patrocinio al Puglia Pride 2017, autorizzando una “parata finale”, con carri e musica, che si svolgerà nelle vie del centro cittadino, sabato 1 Luglio. Non solo: la giunta comunale e gli assessori hanno deciso di destinare ciascuno 50 euro per finanziare la stessa parata.

Con tutti i problemi che ha Bari, manifestare pubblicamente quello che gira intorno l’iniziativa organizzata dalla comunità “Lgbqti” è certamente da annoverarsi nella mera propaganda politica. Così come il voler ostentare, ancora nel 2017, in una “parata stradale” i propri orientamenti sessuali o di genere, non credo che piaccia a molti baresi.

Invece, come detto, è piaciuto alla Giunta che ha dato il patrocinio al Puglia Pride, in violazione, secondo il mio parere, del regolamento comunale che prevede la concessione del patrocinio solo per eventi “di alto rilievo”. È piaciuto soprattutto agli assessori che, incapaci di farsi apprezzare dalla Città per le buone azioni amministrative, ancora e per l’ennesima volta, approfittano dell’occasione per avere un po’ di pubblicità a buon mercato, manifestando pubblicamente l’intento di devolvere un contributo –in qualità di assessori- per la riuscita della parata finale.

Annuncio pubblicamente che nei prossimi giorni chiederò ai consiglieri di centrodestra del Comune di Bari di destinare 100 euro ciascuno a una delle tante famiglie baresi con figli a carico e in grave difficoltà economica, sia per diffondere l’idea che, almeno per alcuni amministratori, è la famiglia uno degli elementi più importanti di una comunità piuttosto che i legittimi orientamenti sessuali dei componenti, sia per allinearmi alle ripetute e demagogiche azioni degli assessori della giunta Decaro che, invece di amministrare la Città, si attardano ormai da anni solo e soltanto nella propaganda mediatica.