“L’opposizione consiliare chiede la convocazione straordinaria del Consiglio Comunale per discutere della gravità di quanto accaduto. Ci si riserva di inviare tutta la documentazione alla Procura della Repubblica”. La falsa ordinanza per agevolare la sosta degli elettori del PD in occasione delle primarie del 30 aprile, disconosciuta dal Sindaco Zaccheo, ha in parte ricompattato l’opposizione al Comune di Palo del Colle.

Chi è il Sindaco? A porsi la domanda sono i consiglieri comunali Anna Cutrone, Domenico Conte, Tommaso Ansani, Vito D’Agostino, Antonio Amendolara e Vito Minerva. Un volantino particolarmente duro, in cui vengono chiesti i nomi di chi realmente amministra il paese. Complessivamente i firmatari rappresentano il 62 per centro dei palesi, avendo messo insieme 7.274 voti alle scorse elezioni.

L’ordinanza della discordia solleva il primo vero caso politico dell’era Zaccheo-Nunziante. Nonostante il PD abbia ridimensionato l’accaduto, buttandola in caciara, la pubblicazione di un’ordinanza disconosciuta dal primo cittadino è un fatto gravissimo, che merita un approfondimento nelle sedi opportune: il Consiglio Comunale e la Procura della Repubblica.

Tra gli aspetti controversi, a detta dei consiglieri, anche il fatto che l’ordinanza sia stata rimossa dall’Albo pretorio in data 28 aprile, dopo la pubblicazione del giorno prima, “senza alcuna revoca ufficiale, come peraltro la normativa prevede”.