“Si porta a conoscenza dei dipendenti tutti che l’autorizzazione alla portineria per l’accesso di estranei nella sede aziendale può essere concessa dal personale dipendente con parametro non inferiore al 230 e dalla segreteria generale”. Firmato, il direttore generale dell’Amtab Francesco Lucibello. Quello che in apparenza sembra essere un ordine di servizio, il numero 78 dell 22 marzo 2017, dettato dal buon senso e dalla logica, in realtà ha dei risvolti di ben altra natura. Prima del 22 marzo, infatti, gli estranei dovevano già farsi autorizzare per entrare nella sede dell’Amtab, allora perché Lucibello ha sentito l’esigenza di mettere nero su bianco questa disposizione?

Chi, infatti, adesso deve essere autorizzato a entrare sono i rappresentati sindacali, quelli che magari, non essendo dipendenti, la mattina entravano in azienda per verificare lo stato degli autobus prima di inizio turno, come successo diverse volte, oppure, giusto per fare un altro esempio, devono essere autorizzati anche per avere accesso alla sala riunioni dedicata. L’ordine di servizio, casomai ce fosse stato bisogno, getta altra benzina sul fuoco nelle relazioni tra direttore generale e sindacati.

Quello che succedendo in Amtab non è sfuggito nemmeno al commissario cittadino di Bari del Nuovo CDU Luigi Barnabà: “È del tutto evidente che la presenza dell’attuale direttore generale è diventata ingombrante e inopportuna – scrive, tra le altre cose, in una nota indirizzata al sindaco Antonio Decaro – ” per questo le chiedo un incontro urgente per illustrarle le nostre considerazioni politiche alla luce di quanto emerso dalla gestione dell’attuale direttore generale, dalla eccessiva quantità di promozioni elargite senza coinvolgimento alcuno alle denunce di condotta antisindacale, alla esclusiva responsabilità dei disagi quotidianamente arrecati ai cittadini”.