“Prostitute, lungomare dopo Torre Quetta. Sono anni che non si vedevano i fuochi accesi.
Il prossimo Sindaco deve avere la forza di ripulire con il lanciafiamme e disinfestare tutto e riqualificare. Povera Bari abbandonata a se stessa”. Il commento postato su Facebbok il 18 febbraio scorso dal presidente di Realtà Italia, Giacomo Olivieri, ha scatenato il putiferio. In tanti lo hanno definito un mostro, mentre qualun altro condivideva il suo pensiero.
Un’uscita infelice. Così com’è scritta pare proprio che col lanciafiamme Olivieri volesse sterminare le prostitute che proliferano sul tratto di costa a sud di Bari. “La mia era una provocazione – spiega Olivieri -, è innegabile che quella parte di Bari, compreso tra il Camping San Giorgio e il Palazzo dell’Inail, deve essere riqualificato. L’Amminsitrazione deve prendersi la responsabilità di scegliere, non è possibile restare in questo limbo”.
Il ragionamento non fa una piega, a differenza del post, contro cui si sono scagliate almeno una decina di associazioni che operano in difesa delle donne. “Io sono un interventista – continua l’avvocato – non è possibile, per esempio, continuare a non decidere se a Punta Perotti si debba o no costruire come da progetto portato nell’ultimo Consiglio Comunale dell’era Emiliano dall’ex assessore Elio Sannicandro”.
La domanda è: che si vuole fare sul litorale a sud di Bari, con o senza il lanciafiamme? “Far finta di niente – aggiunge Olivieri – non serve a nessuno, neppure alle prostitute. Aiutarle in maniera decisa se sono vittime dello sfruttamento, oppure nel caso siano delle poverette intervenire per toglierle dalla strada. In un caso o nell’altro, la presenza di una donna che si prostituisce è una sconfitta per tutti”.
Il pensiero torna a cos’era San Cataldo prima dell’intervento nell’era Sorrentino e a quello in cui potrebbe trasformarsi la costa a sud di Bari. Olivieri, ha ragione da vendere, ma quell’uscita poteva risparmiarsela, seppure con quel post ha riacceso il dibattito sulla necessità di riqualificare la zona a sud della Città.
