Irma Melini, consigliera comunale di opposizione e vicepresidente della Commissione Lavori Pubblici, questa mattina ha effettuato un sopralluogo al Teatro Piccinni ed ha visitato il cantiere in compagnia dei colleghi di commissione Pino Neviera e Nicola Sciacovelli.

“Siamo all’ennesimo pit stop del rifacimento del Teatro comunale Piccinni – commenta Melini dopo la passeggiata all’interno della struttura -, ma oggi l’importante è far sì che la fine dei lavori coincida con la conclusione del restauro dello storico teatro. Il sopralluogo di oggi è servito a fare il punto sullo stato di avanzamento, del cantiere così come dei ricorsi”.

“È notizia di giorni infatti che il Consiglio di Stato si sia espresso sul ricorso presentato dall’impresa arrivata seconda – spiega la consigliera -, rinviando nel merito la decisione al TAR, che si esprimerà ad ottobre. Di fatto, parliamo di un ulteriore slittamento dei tempi sull’apertura del secondo cantiere, ultimo ad essere finanziato, ma non decisivo per il compimento dell’opera. Nello specifico, questo secondo stralcio, quando partirà, sarà determinante per terminare la messa in sicurezza del teatro, tutta la platea, il palco con le dotazioni sceniche minime e l’apparato decorativo compreso il velario. Più tre palchi utili per accogliere i diversamente abili”.

“Restano perciò esclusi da questo secondo cantiere – continua Melini – una parte importante della scenotecnica, le file dei palchi esclusi i tre di prima, i bagni che servono le zone che non saranno ultimate e parte della zona uffici oltre che una parte degli arredi. Sui tempi di realizzazione del secondo stralcio dall’apertura del cantiere e sulle migliorie proposte dal primo, aggiudicatario in via definitiva, la Commissione ha deciso di interrogare per iscritto l’assessore Galasso”.

Un’interrogazione che Melini, concludendo, annuncia verterà anche “sull’esigenza di trovare nuovi finanziamenti comunitari per il terzo e definitivo stralcio prima, e sottolineo prima, che si concludano i lavori del secondo cantiere così da risparmiare ulteriori risorse e consegnare ai baresi un Teatro Piccinni completamente rifatto. Mi auguro che il sindaco Decaro prediliga questa scelta piuttosto di quella che lo vedrebbe, forse ancora sindaco, aprire provvisoriamente il teatro dopo il secondo lavoro, ma consegnarlo incompleto ai baresi”.