«Viabilità pedonale compromessa, mancanza di luci nelle vie pubbliche, pochi e malfatti i lavori di rifacimento di strade e marciapiedi, un pericolo costante per pedoni, ciclisti, persone diversamente abili: ecco la smart city tanto invocata dalla Giunta Decaro. Siamo fra via delle Murge, nei tre tratti che la compongono, via Pietrocola, via Solarino, insomma nella cosiddetta zona de Il Quartierino, a due passi dal Policlinico e dal centro cittadino, che risulta essere completamente abbandonata». Sarà perché appena silurata da Silvio Berlusconi in persona, che l’ha sostituita con Paolo Sisto, Irma Melini è decisa più che mai a far sentire forte la sua voce.

Con tanto di fotografie a corredo, la Melini ha scritto una nota durissima nei confronti della giunta cittadina, colpevole del disastro in cui versa la zona del Quartierino: «Il comitato di residenti, che ha attivato la stessa commissione Lavori Pubblici del Comune di cui sono vicepresidente – scrive la Melini – rimane ancora inascoltato da parte di questa Amministrazione. Emerge un dato alquanto grave: che le strade sono prive anche di marciapiedi e che il rifacimento del ponte da parte delle FAL, da poco inaugurato dello stesso sindaco, è decisamente impercorribile per dimensioni e pali della luce che ostacolano il passaggio. Siamo sempre a solita domanda: chi controlla chi? Non solo: chi ne risponde e chi vi pone rimedio?»

Già in passato l’associazione dei residenti ci aveva contattato per segnalare il pessimo stato in cui versa tutta l’area, da allora, se possibile, la situazione è anche peggiorata.

«In Commissione Lavori Pubblici abbiamo preso atto dello stato disastrato dei luoghi e chiederemo un intervento immediato alla Ripartizione competente, che fa capo all’assessore Galasso – conclude la consigliera comunale di Forza Italia – oltre che a trasmettere all’assessore all’ambiente, Petruzzelli, l’accertata mancanza di pulizia davanti ai mal ridotti bidoni dei rifiuti, oltre che alla PM per la chiusura di pericolosi varchi delle proprietà private abbandonate».