È stato approvato dal Consiglio comunale il regolamento della TARI (ex Tares) con 21 voti favorevoli. Segue la relazione del sindaco decaro che nelle veci di assessore al bilancio ha illustrato all’aula il provvedimento.

“Dopo aver approvato le tariffe IMU a TASI, si accingiamo oggi ad esaminare l’ultimo dei tre tributi che  nel loro insieme compongono la nuova IUC (Imposta Unica Comunale), ovvero la TARI (Tassa sui Rifiuti).

La TARI è stata istituita con la Legge n. 147/2013 (Legge di Stabilità 2014) e sostituisce la previgente TARES, per cui è obbligo di legge per il Comune dotarsi di un apposito Regolamento, la cui approvazione è propedeutica alla determinazione delle tariffe TARI.

Pur trattandosi di nuovo tributo, i criteri per la sua istituzione ed applicazione sono gli stessi della TARES, ovvero rivengono dal DPR n. 158/99, in ossequio al principio cardine comunitario di “chi inquina paga”.

Pertanto la struttura del Regolamento TARI è analoga a quella del precedente Regolamento TARES, con particolare riferimento a:

1)    la classificazione delle categorie di attività con omogenea potenzialità di produzione di rifiuti;

2)   la disciplina delle riduzioni tariffarie;

3)   la disciplina delle eventuali riduzioni ed esenzioni, che tengano conto altresì della capacità contributiva della famiglia, anche attraverso l’applicazione dell’ISEE;

4)  l’individuazione di categorie di attività produttive di rifiuti speciali alle quali applicare, nell’obiettiva difficoltà di delimitare le superfici ove tali rifiuti si formano, percentuali di riduzione rispetto all’intera superficie su cui l’attività viene svolta.

Nel regolamento sono descritte tutte le agevolazioni/esenzioni previste per la nuova tassa sui rifiuti, assicurate attraverso l’impiego di risorse del civico bilancio.

Sono state confermate le esenzioni del 2013 (tra cui l’esenzione per reddito ISEE del nucleo familiare inferiore a 4.000,00 euro,  l’esenzione per nuclei familiari composti esclusivamente da ultra ottantenni con reddito ISEE non superiore a 10.000,00 euro, agevolazioni pari al 20% di sconto per i nuclei familiari con reddito ISEE al di sotto di 7.000,00 euro).

 

Sono state altresì confermate le agevolazioni del 2013 previste per la raccolta differenziata, sia per le utenze abitative sia per gli operatori commerciali.

Le importanti revisioni rispetto alla precedente norma regolamentare consistono:

1)     nella scomparsa della “maggiorazione di 0,30 eurocent/mq da versare allo Stato”;

2)     nell’ampliamento della platea delle agevolazioni, con una particolare attenzione nei confronti delle famiglie numerose, con sei o più componenti, le quali sono più delle altre soggette a disagi economici ed a cui viene riconosciuta, in caso di valore ISEE non superiore a 25.000 euro, la totale esenzione dal 2014 della TARI;

3)   la semplificazione degli adempimenti, con particolare riferimento ai soggetti  che già godono di agevolazioni ed ai quali, a partire dal 2014,   non viene più chiesto, pur essendo in presenza di un tributo di nuova istituzione,  di presentare annualmente la richiesta, sempre ché continuino a sussistere le condizioni che hanno consentito loro di godere di tali agevolazioni. Ovviamente chi dovrà chiedere un’agevolazione ex novo dovrà presentare apposita istanza, ma anche in tal caso, per le utenze abitative, i cittadini potranno continuare ad avvalersi dei CAF convenzionati con il Comune, con il vantaggio di adempiere a questa formalità in maniera facile, gratuita e con risparmio di tempo, presso l’ufficio del CAF convenzionato più vicino alla propria abitazione, senza doversi recare quindi presso gli uffici centrali dei Tributi.

Il Regolamento pertanto che si sottopone al Vs. esame ed approvazione, in esecuzione della Legge istitutiva del nuovo Tributo, è in linea con il programma di questa Amministrazione e con gli obiettivi di mandato di:

–     incentivazione alla raccolta differenziata, mediante il riconoscimento di agevolazioni tributarie alle famiglie e alle imprese virtuose, con conseguente ricaduta positiva sull’ecosistema urbano;

–      snellimento delle procedure amministrative;

–      dematerializzazione della P.A., con il crescente ricorso a procedure informatiche, anche tramite collaborazioni con i CAF per l’invio di richieste di agevolazione, nonché all’implementazione dell’uso della PEC, nella prospettiva di un’estensione dell’uso di tali procedure all’intera cittadinanza.