Sarebbe bastato un soffio, lo 0,61%, per evitare altre due settimane di campagna elettorale. A guardare i risultati del primo turno sembra non esserci in ogni caso storia. È vero, le elezioni come il calcio non sono una scienza esatta, ma per il candidato sindaco del centrosinstra Antonio Decaro, vincere al secondo turno sembra ormai una formalità. Antonio Decaro 49,39% contro il 35,77 di Domenico Di Paola, l’uomo che avrebbe dovuto condurre la coalizione di centrodestra alla “riconquista” della città.

Se Luigi Paccione si fosse convocato per la coalizione del centrosinistra e non per sè stesso a quest’ora della notte staremmo parlando d’altro. La lista Convochiamoci per Bari con Paccione, infatti, ha preso 2.500 voti, molti di più di quelli che servivano per vincere a mani basse e annientare in un colpo solo centrodestra e grillini. Complessivamente l’onorevole Decaro ha messo insieme 88.374 voti, contro i 64.005 dell’ex Ad di Aeroporti di Puglia.

Come per le elezioni europee – seppure con percentuali lontanissime rispetto al successo conseguito alle europee – il Pd si conferma il primo partito con 30.923 (17,65%) preferenze.  A seguire Forza Italia 21.368 (12,20), Decaro per Bari 15.430 (8,81%), Movimento 5 stelle Beppegrillo.it 13.192 (7,53%), Movimento politico Schittulli 13.061 (7,46%), Nuovo Centrodestra Unione di Centro 11.825 (6,75%), Decaro sindaco 11.417 (6,52 %), Realtà Italia 9.664 (5,52%).