Dopo gli attacchi, spesso durissimi, ricevuti da alcuni lavoratori e dai sindacati Aldo Tarricone, il numero uno dell’omonimo Gruppo che opera nel settore della sicurezza, delle investigazioni e della vigilanza, passa al contrattacco raccontando la sua verità. Lo fa in una lunga intervista senza mai  tirarsi indietro e senza esclusione di colpi, in molti casi più di semplici frecciatine. Nel mirino del dottor Tarricone i 5 milioni di euro non ancora ricevuti da pubbliche amministrazioni alle quali ha resto i suoi servizi dopo aver vinto regolari gare d’appalto; la chiusura dei rubinetti del credito da parte delle banche, che nel caso di certi enti non vogliono neppure effettuare anticipi di fatturazione e la burocrazia lumaca. Siamo certi che alle dichiarazioni di Aldo Tarricone – che in ogni caso ringraziamo – seguiranno polemiche e le ire di buona parte dei suoi 175 dipendenti, ai quali non viene pagato lo stipendio da ormai sette mesi. Noi, come al solito, restiamo a disposizione di chiunque volesse replicare e dire la sua in merito alla vertenza Tarricone che, comunque vada e indipendentemente dalle responsabilità, ha già messo nei guai decine e decine di famiglie in Puglia, Molise e Abruzzo.