Sono stati revocati i licenziamenti per gli ausiliari specializzati della clinica Santa Maria di Bari: 46 lavoratori per cui l’azienda madre GVM aveva deciso di aprire la procedura di mobilità per poi riassumerli nella SIA, azienda del gruppo che si occupa di pulizie e non di sanità.

Una decisione sciagurata, secondo i lavoratori: il contratto dei 46 licenziati, infatti, sarebbe passato da quello del settore sanitario a quello del comparto delle pulizie, con l’ovvio alleggerimento della busta paga. Non solo: se l’azienda Santa Maria avesse adottato i licenziamenti ci sarebbe stato un declassamento della struttura dalla fascia A alla fascia C.

Finisce quindi l’incubo per 46 famiglie dopo settimane di dura lotta e scioperi contro la decisione della GVM. Una battaglia che la nostra testata ha sposato fin dal primo momento, promuovendo anche l’appello al Presidente della Regione Michele Emiliano.

La riunione di oggi presso l’assessorato al Lavoro della Regione Puglia, tra azienda, sindacati e task force regionale per l’occupazione ha portato quindi al ritiro dei licenziamenti e al via libera dei sindacati per la riorganizzazione del lavoro interno alla clinica privata.

“Sono felice – ha detto il presidente Michele Emiliano –  per la soluzione  anche di questa vertenza, che ho seguito personalmente.Il successo delle trattative dimostra che si può riorganizzare il lavoro senza ricorrere ai licenziamenti e che si deve avere il coraggio di riorganizzare per consolidare l’occupazione senza che si ricorra agli esuberi”.

“Finalmente si è fatta giustizia nei confronti di lavoratori e lavoratrici che inspiegabilmente vedevano messo a repentaglio il proprio futuro salariale e occupazionale – spiega Davide De Gregorio, Segretario provinciale della UIL FPL – peraltro da una clinica che non ha alcun problema di carattere economico e pertanto alcuna necessità impellente di privarsi di tante professionalità”.

L’accordo faticosamente raggiunto non solo preserva i livelli occupazionali, ma soprattutto,  sancisce un principio organizzativo valido per tutta la sanità privata: “È una vittoria – conclude De Gregorio – che appartiene innanzitutto ai lavoratori, che non hanno mai smesso di crederci di fronte a una situazione irreale e paradossale, con un’azienda che si proponeva di eliminare completamente le figure lavorative intermedie, a discapito della qualità del servizio”.

“Quello di oggi, è uno risultato epocale – dichiara il portavoce Usppi Nicola Brescia -Siamo soddisfatti, è un risultato eccezionale dovuto alla caparbietà del sindacato che non si è lasciata intimorire dai provvedimenti di licenziamento”.