“Costretti ad aprire la mobilità”. È la precisazione della direzione dell’Ospedale Santa Maria – GVM Care & Research in merito alla procedura di esternalizzazione del servizio che coinvolge 46 dipendenti della struttura che nelle ultime settimane hanno fatto sentire la loro voce scioperando e scrivendo al presidente della Puglia, Michele Emiliano.

“Dopo un anno di tentativi di condividere con i sindacati soluzioni propositive a salvaguardia dei livelli occupazionali per i lavoratori – è scritto in una nota – si è trovata costretta ad aprire la procedura di mobilità. Già dal primo incontro era stato chiarito che non è mai stata intenzione di Santa Maria privare i dipendenti del posto di lavoro, ma solamente integrarli da subito in SIA SCRL – società di gruppo – per gestire il personale che svolge le attività di supporto. La prima proposta infatti prevedeva l’assunzione con un CCNL diverso dall’attuale che nel breve termine avrebbe portato i lavoratori a una parificazione e successivo miglioramento delle condizioni attuali”.

“Oggi è stata avviata la fase istituzionale – conclude la direzione della struttura sanitaria – nell’ambito della quale l’Ospedale Santa Maria reitera il proprio auspicio ad utilizzare i giorni residui della procedura per addivenire con i sindacati a soluzioni propositive e positive anche nell’interesse dei lavoratori nell’ambito della prospettata riorganizzazione. A tal riguardo esprime l‘apprezzamento per l’impegno profuso dalle Istituzioni nel supportare le parti aziendali e sindacali a condividere determinazioni volte a tutelare il più possibile la posizione dei lavoratori pur nel rispetto delle reciproche posizioni”.

Intanto oggi azienda e sindacati si sono incontrati nella sede della città metropolitana di Bari per discutere della situazione ma hanno deciso di aggiornarsi alla data del 5 ottobre.