“Basta promesse, serve subito un tavolo al Ministero” L’Ugl Metalmeccanici entra a gamba tesa sulla crisi che sta investendo lo stabilimento Bosch di Bari. Una situazione, portata alla luce già da tempo dalla nostra inchiesta, che adesso sta per esplodere.

Abbiamo chiesto formalmente al ministero dello Sviluppo Economico di convocare con urgenza una riunione sulla grave situazione della Bosch di Bari – dichiara il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera – dopo la promessa del ministro Calenda di riunire tutte le parti, il futuro del 1890 dipendenti della fabbrica è ancora in bilico e non ci sono chiarimenti sui 850 esuberi paventati dall’azienda”

“Il piano presentato dalla Bosch – sottolinea Spera – non risulta essere coerente con i risultati di fatturato positivi diffusi dai vertici del gruppo. Inoltre, attribuire le difficoltà dello stabilimento barese al dieselgate è pretestuoso visto che da anni è in atto una trategia di depauperamento del patrimonio produttivo attraverso le delocalizzazioni delle produzioni da parte dei manager Bosch”.