“Gravi incongruenze nella prova pratica del concorso per 199 Infermieri indetto dalla Asl Bari”. A denunciarle è Domenico Cirasole, direttore di Gadit (guida al diritto italiano), che in una lettera aperta al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e ai vertici di Asl e Ipasvi chiede la “rivalutazione di tutte le prove dei candidati non ammessi”.

Cirasole inviata la commissione a “rivalutate tutte le domande e le relative risposte della prova pratica al fine di evitare il ricorso alle autorità giudiziarie nelle giuste sedi” perché la prova sarebbe “gravemente viziata da incongruenze che così evidenzio”.

Sotto accusa, in primis, la domanda riferita ai telini sterili: “presenta molteplici incongruenze, non é indicato il numero di operatori, il momento del lavaggio mani, cambio guanti, utilizzo di guanti sterili, non ho mai visto preparare Campo Sterile, con un solo operatore che non usa guanti sterili”.

Nella domanda riferita alla preparazione di un farmaco, poi, vi è secondo Cirasole “l’utilizzo inappropriato del termine ‘preparare’ , che non è sinonimo di diluire, detto termine è indicato invece per predisporre un farmaco, che sottointende​ l’azione del controllo del giusto farmaco, scadenza”.

Nella descrizione dell’utilizzo del termometro elettronico “è poco chiaro quale fosse la membrana monouso (non descritta) da applicare al termometro elettronico ascellare”. Nella preparazione della soluzione e.v., invece, “appare discordante nei tempi – sempre secondo Cirasole – la verifica della sacca, che da linee guida avviene durante la predisposizione del materiale, dopo aver accertato il giusto farmaco, l’integrità della confezione”.

Ma non è tutto. Secondo il direttore di Gadit “tutte le domande presentano strane maiuscole e strani punti che fanno intendere l’inizio e la fine della frase, ovvero dell’intera procedura. È anacronistico che l’osservazione di una probabile ulcera da decubito avvenga con guanti sporchi, e NON durante l’ispezione con tecnica sterile. Nel tampone faringeo è scritto di estrarre il tampone, riporre il tampone, etichettare il tampone nella stessa frase, quindi nella stessa sequenza e solo successivamente in altra frase e altra sequenza ritroviamo il prelievo”.

“Nella procedura dell’esecuzione della intramuscolo – conclude Cirasole – è descritta nella stessa frase la procedura sequenziale della disinfezione della cute con tampone antisettico e contemporaneamente (ancora con il tampone nella mano non dominante, e con la siringa nella mano dominante) è indicato di togliere il cappuccio, procedura così come descritta molto pericolosa e praticamente impossibile da realizzare”.