Il processo sul naufragio della Norman Atlantic va avanti ma mentre in tribunale accusa e difesa si fronteggiano, c’è un altro caso che fa discutere: quello della vigilanza del relitto che dall’agosto del 2015 si trova ormeggiato al porto di Bari, posto sotto sequestro.

A spiegare nel dettaglio la situazione è Marco dell’Anna, segretario regionale Uiltucs Puglia: “Il servizio di vigilanza armata della Norman Atlantic era di competenza del Faro fino al 18 giugno quando l’istituto di vigilanza ha dismesso il servizio a causa di problemi di sostenibilità economico-finanziara”.

Da quel giorno, però, non è subentrato nessun’altro istituto: “Il servizio di vigilanza del relitto rientra nel Decreto Maroni e quindi deve essere obbligatoriamente gestito da un istituto di vigilanza armato – spiega sempre dell’Anna – Ad oggi, invece, la Procura ha affidato il compito a una società di portierato. Questa cosa non si può fare”.

Nonostante la lettera al Prefetto, però, fino ad ora la situazione non è cambiata: “Noi abbiamo informato la Procura e abbiamo coinvolto anche la Prefettura di Bari. Riteniamo che si debba intervenire e per sanare questa situazione ma ad oggi non c’è stato nessun riscontro”.

C’è poi la situazione tragica dei lavoratori dello stedi vigilanza Faro: “Sono 11 famiglie senza stipendio da 5 mesi – spiega Marco dell’Anna – l’azienda rischia il fallimento e i lavoratori saranno costretti dimettersi pur di ricevere un sostegno a reddito attraverso la Naspi”.