Niente quiescenza per i dipendenti Amtab che hanno raggiunto i limiti di età anagrafica senza maturare una contribuzione dignitosa per la pensione. È stato trovato oggi l’accordo tra la municipalizzata del trasporto pubblico barese e i sindacati di categoria che mette la parola fine a una questione delicata che metteva a rischio il futuro di una decina di famiglie.

Il caso, portato agli onori della cronaca nel nostro servizio, aveva creato scompiglio: 11 lavoratori, con circa 60 anni di età oltre 20 anni di carriera in Amtab, mandati a casa con una pensione di poco superiore ai 700 euro perché, secondo la legge Madia, avevano maturato le condizioni per la quiescenza. Eppure al Direttore Generale, Francesco Lucibello, sarebbe bastato aspettare solo qualche mese in più per farli andare in pensione con un po’ di soldini in più considerando i tre anni di abbuono previsti per i lavori usuranti dall’Inps.

L’accordo prevede che tutto il personale viaggiante che non abbia maturato almeno 35 anni di contribuzione nel fondo autoferrotranvieri, non potrà essere collocato in pensione anche se ha maturato i 61 e sei mesi di anzianità. Fermo restando, ovviamente, i requisiti fisici previsti dalla normative vigenti.

“Finalmente ogni tanto si riesce a raggiungere quasi unitariamente un’intesa in Amtab – ha commentato Gaetano Fanelli, segretario generale Uil Trasporti Puglia – in questo caso possiamo affermare che è stato determinante anche l’intervento del sindaco di Bari Antonio Decaro, che ha contribuito in maniera positiva affinché l’accordo andasse in porto”.