É entrato nel vivo l’iter di approvazione del regolamento comunale per l’apertura e la gestione delle sale slot e scommesse. Un regolamento presentato nel novembre 2016 dai consiglieri di centrodestra Carrieri, Finocchio, Melchiorre, Picaro e Ranieri, e che per molti mesi è stato verificato dagli Uffici Comunali. Oggi, infatti, è cominciata in commissione sviluppo economico l’audizione dei soggetti più direttamente interessati alla tematica ed è stato lungamente sentito il Presidente della Fondazione Antiusura Monsignor D’Urso unitamente all’Avvocato Simeone.
“Monsignor D’Urso – ha riportato il consigliere Carrieri in una nota riepilogativa della riunione – nel prendere atto, molto positivamente, dell’iniziativa regolamentare, che contempera la scarsa attenzione riservata ultimamente alla Fondazione dall’Amministrazione Comunale, ha ricordato la situazione disastrosa del gioco d’azzardo a Bari: sale slot e scommesse a pochi metri da molti punti sensibili; spesa procapite dei baresi oltre i 1.000,00 annui; 46% dei prestiti usurai per ripianare debiti del gioco d’azzardo; scarsa tutela dei minori e dei soggetti più deboli che vedono, secondo un sondaggio effettuato, scommesse e slot come un vero e proprio lavoro.
Ha ricordato poi il forte impegno della Fondazione Antiusura contro lo schema di decreto legislativo del Governo di riordino della materia, proprio in questi giorni all’esame della conferenza Stato/Regioni, giacché impensabile è, come prevede il Governo, la parziale sottrazione della potestà regolamentare agli Enti Locali e sopratutto l’introduzione di particolari sale slot/scommesse di classe A, dove tutto potrebbe essere lecito, dal fumo, alla vendita di alcolici. Impegno della Fondazione che sarebbe auspicabile – ha detto monsignor D’Urso – fosse sostenuto anche dal Sindaco di Bari, quale Presidente Anci.
Abbiamo ricevuto da monsignor D’Urso e dall’avvocato Simeone, tra i massimi esperti della tematica, spunti rilevanti e interessanti di riflessione –ha dichiarato Carrieri- che senz’altro ci saranno utili nel corso dei lavori per migliorare il testo base del regolamento che contiamo di portare in aula e di far approvare prima dell’estate, malgrado le molteplici resistenze. Bari ha assolutamente bisogno di lenire una piaga sociale grave e pericolosa come quella del gioco d’azzardo, che ormai da anni ha buttato sul lastrico migliaia di persone e di famiglie. Se lo Stato intende fare il biscazziere, gli Enti Locali non possono accodarsi e concorrere allo sfascio delle proprie comunità.”