Chi ha detto che i social sono inutili? Chiedetelo a Francesco Loiacono, barese doc, 30 anni e di professione insegnante di ingegneria. Per lavorare si è dovuto trasferire a Magenta, vicino Milano ma non ha rimpianti: “Non è stato facile ambientarmi, ma oggi dico: rifarei questa scelta altre mille volte”.

La sua vita è cambiata lo scorso ottobre grazie a un tag su Facebook: “Dopo l’esame di stato per l’abilitazione alla professione da ingegnere, la sera dopo cena sdraiato sul letto, entro su Facebook e tra mille notifiche visualizzo una in particolare. Noto subito il tag da parte di una mia amica in una pagina per insegnanti. Chiedo informazioni prima alla mia amica, la quale mi assicura che è tutto vero. Poi chiamo la scuola”.

Poi è successo tutto velocemente: “Ho inviato il mio curriculum e la messa a disposizione. Dopo soli 5 minuti mi richiamano e mi convocano per il giorno dopo a Magenta per la firma del contratto”. Un fulmine a ciel sereno: “Sono notizie che ti spiazzano. Ho dovuto organizzare tutto in un giorno, preparare le valigie, cercare di non dimenticare nulla. Il giorno seguente parto alla volta di Milano destinazione Magenta”.

All’arrivo la sera, ovviamente, la nebbia: “Mi sono subito chiesto: Dove sono finito?”. Il giorno dopo, però, fila tutto liscio: “Ho firmato il mio contratto, ma la felicità è durata poco perché dovevo cercare casa e qui gli affitti costano. Dopo molto impegno sono riuscito a trovarla e mi reputo fortunato nonostante i costi che paragonati a Bari mi consentirebbero di prendermi un quattro vani”.

“Oggi a distanza di 5 mesi, rifarei questa scelta altre mille volte – conclude Francesco – Non nascondo la mancanza di Bari, della mia famiglia, dei miei amici di sempre, il mio quartiere, il cibo, i frutti di mare e La Bari anche se diciamo con qualche trasferta ho colmato quest’ultima mancanza. In estate potrò tornare nella mia terra, godermi i mesi estivi, prendere tanto sole, fissare il mare, mangiare i latticini, le cozze crude e gli allievi”.