Lettera sindacati su interinali STP

“In mancanza di risposte, a tutela dei lavoratori e dei livelli occupazionali, non mancheranno nostre serie iniziative”. La STP è una polveria, lo diciamo da oltre un anno, a maggior ragione dopo l’intervento di Filt Cigl, Cisl Reti, Uil Trasporti, Ugl Trasporti e Faisa Cisal. Nell’ultima lettera inviata alla Società Trasporti Provinciale, azienda finita nel mirino della Guardia di Finanza, si fa riferimento ad uno “stato di confusione“.

A far scatentare le ire sindacali è un elemento tanto caro all’attuale gestione e alle precedenti: gli interinali. “Circola voce che la Società vorrebbe assumere a tempo determinato i lavoratori interinali degli Uffici – tuonano i sindacati -. Con estrema franchezza e senso di responsabilità rileviamo che, visto il particolare momento storico aziendale, tale iniziativa appare del tutto inopportuna”. Inopportuno è constatare che in certi uffici gli interinali sarebbero persino più degli assuti. Due pesi e due misure.

Si ricorda altresì che è tuttora in vigore una graduatoria di vincitori di concorso riguardante operatori di esercizio e che stante il sott’organico – spiegano le sigle firmatarie dell’attacco –  sarebbe opportuno che l’Azienda proceda allo scorrimento della stessa per eventuali assunzioni”. La scelta appare senza senso, tanto sotto il profilo locico quanto sotto quello strategico: “Poiché è notorio che con l’avvicinarsi delle gare tutte le aziende tendono a snellire i propri organici, anche alla luce del taglio dei fondi e della conseguente riduzione dei turni/km, la paventata decisione non ha senso, poiché un eventuale aumento dell’organico del settore amministrativo, rischierebbe di compromettere per la STP l’esito di aggiudiczione della gara, esponendo a gravi conseguenze glli attuali lavoratori”.

I sindacati invocano prudenza e la tutela degli interessi della STP, e quindi auspicano la sospensione delle decisioni relative agli interinali. Non solo. “La STP, essendo azienda a capitale pubblico – è scritto – è obbligata, per eventuali assunzioni, ad emanare un bando pubblico”. Al centro del malcontento generale sono finite anche le promesse del presidente STP, Roberto Gargiuolo. “Nell’incontro dell’11 maggio – dicono i sindacati – si impegnò a portare al’interno del Consiglio di Amministrazione la conferma dell’Attuale Testo Unico fino a tutto il 2019, nonché al pagamento del premio di risultato a seguito dell’approvazione del Bilancio 2016″.

Tante domande e nessina risposta. È per questo che i sindacati auspicano una convocazione in tempi brevi per risolvere le tante questioni aperte. In caso contrario non escludono misure clamorose, più clamorose di quelle gestionali messi in campo dai vertici dell’STP.