Mancano solo le firme di Cisl, Cildi e Cisal e poi l’accordo aziendale di secondo livello dell’Amtab, sarà nuovamente riscritto. A meno di clamorosi colpi di scena, i tre sindacati, quelli a detta di molti più vicini alla politica aziendale, si uniranno a Cisas, Cgil, Ugl, Uil e Confail. Senza la compattezza che queste situazioni richiede salta tutto.

Dopo la strenua battaglia di Michele Lepore, segretario provinciale della Cisas, a cui si sono uniti pian piano tutti gli altri, probabilmente non si sarebbe arrivati a questo risultato: l’accettazione di quasi tutti i punti scritti, che avevano finito per penalizzare i lavoratori. Marcia indietro anche sui due euro sottratti in busta e tramutati in buoni pasto, così come brusca inversione sui permessi per la legge 104, la donazione di sangue e la sosta inoperosa. Il buon Trapattoni diceva: “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”.

I lavoratori dovranno aspettare la ratifica generale dell’accordo. Una buona notizia arriva per i pendolari. Sempre che i rottami arancioni non si scassano, domani 10 maggio potranno usufruire del trasporto pubblico. Lo sciopero, infatti, è stato revocato. È successo tutto nel lungo faccia a faccia tra sindacati e direttore generale, Francesco Lucibello, avvenuto oggi. Un vertice in cui c’è mancato poco volassero gli stracci, poi ricomposto. Nelle prossime ore potrebbe chiudersi questa brutta pagina dell’Amtab.