La foto è di quelle che non lasciano spazio all’immaginazione, piuttosto destano stupore e anche sgomento. Una vaschetta di ciliegie da mezzo chilo al prezzo di 7,95 euro, poco meno di 16 euro al chilo. Siamo a Milano, stazione centrale, nel caso qualcuno volesse togliersi uno sfizio a caro prezzo.

Il caso, clamoroso, non è l’unico, sebbene forse il più eclatante. Anche Coldiretti Puglia ha lanciato l’allarme dopo l’ennesima annata negativa per la maturazione precoce. Il clima impazzito e le raffiche di vento hanno fatto cadere il 20-30% di prodotto, oltre ad arrecare danni irreparabili agli alberi, ai vigneti e ai teli.

“A Roma una nota catena di distribuzione commerciale sta vendendo le ciliegie pugliesi ad euro 7,98 al chilogrammo– denuncia Gianni Cantele, Presidente di Coldiretti Puglia – con un ricarico del 532%. L’andamento di mercato è inaccettabile, con i prezzi pagati agli agricoltori in caduta libera, crollati in una settimana fino a 1,5 euro al chilo, mentre la forbice dei prezzi dal campo alla tavola si è allargata in misura sconsiderata”.

“La produzione di ciliegie non ha subito gli attacchi della tecnologia – continua – perché è destinata esclusivamente al consumo fresco e per questa ragione devono essere mantenute integre la pezzatura, particolarmente consistente per la ciliegia Ferrovia, la compattezza ed il sapore. Tutto ciò richiede un’accuratezza nelle fasi di coltivazione e di raccolta facilmente riscontrabile, per cui la mano dell’uomo non può essere sostituita dalle macchine”.

La produzione regionale pugliese risulta concentrata nella provincia di Bari, che da sola rappresenta il 96,4% della produzione totale regionale. Con le sue 47 mila tonnellate la provincia di Bari è la prima provincia italiana per produzione di ciliegie raccogliendo il 34% della produzione nazionale e la produzione di ciliegie in Puglia è pari al 39,8% del totale nazionale. La graduatoria dei prodotti agricoli pugliesi nel contesto nazionale vede al primo posto anche le ciliegie con una superficie di quasi 20.000 ettari, di cui oltre 17.000 della sola provincia di Bari, la quale copre più dell’85% della superficie investita.

“Non possiamo permettere che i nostri agricoltori siano costretti da abbandonare la coltura cerasicola – aggiunge ilDirettore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – per colpa dei prezzi ciclicamente troppo bassi. Per questo nelle prossime 2 settimane apriremo Mercati di Campagna Amica in tutta la regione, dove saranno vendute le ciliegie pugliesi al giusto prezzo sia per i produttori che per i consumatori. In campagna, invece, proprio per le necessarie delicate fasi di lavorazione, garantite corrette condizioni di svolgimento delle attività imprenditoriali”.

“Per questo deve essere fatta assoluta chiarezza  – attacca – soprattutto nella delicata fase di scrittura delle linee guida della legge 199 del 29 ottobre 2016 da parte dei Ministeri del Lavoro, dell’Agricoltura e di Giustizia, a cui gli Organi Ispettivi dovranno attenersi per evitare un uso scorretto e sproporzionato della legge ai danni delle imprese agricole sane”.