La corda è tesa, ma pare ci siano i margini per evitare possa spezzarsi. Il clima di collaborazione di inzio anno, al momento del ritorno del comandante Nicola Marzulli, sembra essersi affievolito. La prova del nove sarà domani, alle 13, il momento del faccia a faccia tra i sindacati e l’amministrazione comunale. A convocare le sigle firmatarie del documento è stato il direttore generale, ma la speranza è quella che ci sia anche il sindaco. Alla vigilia del presidio al Comune di Bari, Cgil, Cisl, Uil e Csa, spiegano meglio le ragioni del malcontento, che ha portato alla proclamazione dello stato di agitazione.

“Non crediamo più alle promesse, vogliamo prove tangibili e immediate. Non si può sapere a mezzogiorno se lavori a mezzanotte – dicono – non si può restare fermi per sei ore a regolare la circolazione nello stesso punto trafficatissimo senza dispositivi di protezione, così come non è possibile restare agli incroci nella zona della Fiera durante la Campionaria, anche in orari in cui la circolazione è parecchio ridotta”. O meglio, tutto si può fare ma, a detta dei sindacati, è necessario riorganizzare i servizi e instaurare un clima di maggiore collaborazione tra il comando e le organizzazioni sindacali, per evitare di sapere dai giornali, e non attraverso comunicazioni ufficiali, che alcuni vigili dovranno imparare l’inglese e il russo per accogliere i turisti.

In discussione anche il presidio alle fermate degli autobus per dare manforte ai verificatori dell’Amtab. Gli agenti non chiedono soldi, ma una migliore organizzazione in modo da far conciliare i tempi casa-lavoro, che adesso vanno a farsi benedire nella maggior parte dei casi.

I margini per rimettersi attorno a un tavolo e discutere dei tanti problemi che affliggono il Corpo ci sono tutti. “Noi siamo disponibili – dicono – ad onor del vero lo siamo sempre stati, ma a un certo punto del percorso i rapporti con il comandante si sono interrotti, ma soprattutto non possiamo ancora avere un comandante part-time in virtù dell’incarico all’Amtab”.