Il 2017 non è così lontano come può sembrare, ma se per la gente comune rappresenta solo un qualcosa al di là da venire, per chi opera nel commercio ambulante usufruendo di una concessione pubblica, la data rappresenta un evento importante. L’anno prossimo, infatti, scadranno le concessioni e quello che succederà, per certi versi, rappresenta un’incognita.

Il problema per gli operatori è nato nel 2006, con la direttiva “Bolkestein”, contestata e nel tempo anche contrastata. La Direttiva europea regola varie attività commerciali, fra cui proprio i mercati, la durata delle concessioni, i criteri di selezione, le fiere, l’assegnazione dei posteggi in fiere e mercarti di nuova istituzione, i cui effetti si verificheranno dall’anno prossimo. La nuova disciplina entrerà in vigore nel maggio 2017 quando cioè verranno realizzati i nuovi bandi per le assegnazioni dei posti nei mercati.

Per capire cosa succederà in Italia, Confcommercio ha organizzato una giornata di studio, prima con le istituzioni e poi con i commercianti, la parte certamente più direttamente interessata.

«Nel 2017 – ha detto il presidente di Confcommercio Alessandro Ambrosi – i Comuni avvieranno le procedure di rinnovo, per una durata di 9-12 anni, sulla base di tre criteri: anzianità d’impresa e di posteggio, disponibilità a garantire le regole definite dal comune per l’utilizzo dell’area assegnata, regolarità contributiva, fiscale e tributaria. A fronte di una gestione corretta degli adempimenti fiscali, contributivi e tributari i titolari dei posteggi avranno la certezza di vedere rinnovata la propria concessione nel 2017».

La battaglia, comunque, non si ferma, Giacomo Errico della Federazione Italiana Venditori Ambulanti lo ha detto al nostro microfono molto chiaramente: «Con la direttiva Bolkestein noi non c’entriamo niente, usufruiamo solo di una strada per qualche ora al giorno, non di risorse naturali. Dobbiamo farlo capire ai nostri parlamentari».

«Dobbiamo liberare la categoria dall’incertezza per il futuro – ha aggiunto Giuseppe Chiarelli, segretario regionale Confcommercio Puglia – abbiamo tempo per farlo per fortuna, speriamo di riuscirci presto».

«La direttiva pone dei paletti in materia di rinnovi- ha rimarcato Leo Carriera, direttore di Confcommercio Bari BAT – di concessioni, gli operatori vogliono capire cosa li aspetta, siamo qui per questo».