Mancanza di mezzi idonei per lo svolgimento in maniera adeguata delle attività lavorative. Precarietà delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. Mancato pagamento della quattordicesima. Sono questi alcuni dei motivi che hanno spinto i dipendenti della Tradeco, attivi nel territorio comunale di Gravina in Puglia, ad indire lo stato di agitazione e programmare una serie di iniziative che, in mancanza di risposte immediate da parte dell’azienda affidataria del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, potrebbero sfociare a breve nello sciopero.

Questioni delle quali in mattinata s’è discusso in Municipio, divenuto sede di un’assemblea autoconvocata dagli stessi lavoratori e dal sindacato Ugl. Nel corso della mattinata una delegazione delle maestranze, insieme alle sindacaliste Pina Dilorenzo e Maria Mancuso, è stata poi ricevuta dall’assessore all’ambiente Giuseppe Peragina. Riconosciuta la puntualità dell’amministrazione comunale nell’adempimento dei propri obblighi e preso atto dell’impegno profuso per giungere quanto prima ad una riorganizzazione dell’intero comparto dell’igiene urbana, i lavoratori hanno espresso amarezza per le difficoltà in cui sarebbero costretti ad agire. Lungo l’elenco delle doglianze: si va dal mancato pagamento della quattordicesima alla precarietà della sicurezza nei luoghi di lavoro, passando per la dilatazione temporale nell’esecuzione dei controlli sanitari fino alla vetustà dei mezzi in uso ed alla carenza del materiale invece indispensabile nello svolgimento del lavoro quotidiano. Problematiche che, per come evidenziato, finirebbero poi per ripercuotersi inevitabilmente sulla qualità del servizio, a danno dell’intera comunità.

«Condividiamo la protesta dei lavoratori e del sindacato – dice l’assessore Peragina, ricordando come la soluzione delle questioni poste sia di interesse generale – qui c’è gente che chiede di poter svolgere al meglio il proprio lavoro. Se si vuole garantire una migliore efficienza del servizio è dunque indispensabile garantire agli operatori sicurezza e le necessarie condizioni di agibilità. Solleciteremo l’azienda al rispetto degli impegni contrattuali, per come già fatto da ultimo appena qualche giorno fa, nell’ambito di una specifica riunione».

E se il Comune non esclude, come peraltro già altre volte accaduto in passato, di ricorrere anche allo strumento della contestazione (e correlate penalizzazioni pure economiche) in caso di inosservanza del capitolato d’appalto, per sostenere il cammino intrapreso da lavoratori e sindacato una nota ufficiale partirà nelle prossime ore da Palazzo di città, con l’invito alla Tradeco a dare riscontro alle legittime istanze dei propri dipendenti.