I lavoratori dipendenti della Fiera del Levante non hanno potuto godere della stabilizzazione che ha visto coinvolti invece settecento dipendenti tra assessorati e partecipate. A tal proposito ha voluto dire la sua Antonio Caprio, Segretario Generale della UGL-Terziario Puglia, il quale ha sottolineato come proprio il presidente della Regione Nichi Vendola fosse a conoscenza di come il piano di risanamento dell’ente fieristico prevedesse l’assorbimento di parte del personale in esubero attraverso la mobilità infragruppo. Riceviamo e pubblichiamo proprio la nota di Antonio Caprio.

Dopo il via libera alla stabilizzazione di circa 700 lavoratori dipendenti degli assessorati e delle partecipate di emanazione Regionale, evidenziamo il nostro stupore come da tale processo sono rimasti fuori i lavoratori dipendenti della Fiera del Levante.

Non riesco a capire come la sensibilità di tale processo di stabilizzazione non ha visto coinvolti i lavoratori della Fiera del Levante. Il Presidente Vendola sapeva e sa benissimo che il piano di risanamento Aziendale presentato dalla dirigenza FdL prevedeva come punto essenziale al fine di garantire i livelli occupazionali, all’assorbimento di parte del personale ritenuto in esubero attraverso la mobilità infragruppo. Processo questo mai attivato fattivamente da parte dei soci e dalla “ Regione Puglia”. Come noto, per evitare la messa in liquidazione, nello scorso settembre la Regione Puglia ha provveduto ad erogare un contributo straordinario ex art.34 della L.R. n.45/2013 nella misura di 2.700 mila euro su un totale di 4.500 mila stanziati.

Riteniamo che nel processo di stabilizzazione vadano considerati anche i lavoratori dipendenti dell’Ente Fiera, la UGL-Terziario auspica che in tempi brevi ci possa essere un confronto con parte sindacale mirato alla risoluzione definitiva della vertenza, considerato che FdL e i propri dipendenti rappresentano la storia e l’economia della città di Bari e della Regione Puglia”.