In un tempo non molto lontanto, nella terra senza Inquisizione e per questo senza nulla per cui essere puniti, accadde una cosa davvero incredibile: la leggenda del dirigente goggione. Un giorno, come se non ne prendesse già abbastanza e tra l’altro senza averne pieno diritto, un dirigente affamato di denaro decise di chiedere una tangente all’azienda fornitrice della famiglia reale.

Presa la decisione, il goggione si mise in macchina per raggiungere il paese dell’imprenditore, non molto lontano dalla capitale. La leggenda narra che, arrivato sul posto, il dirigente chiese udienza e pretese il denaro per prorogare la fornitura del servizio offerto al re.

Nessuno, però, aveva comunicato al capo dei goggioni, che nel frattempo il re aveva estromesso quell’azienda dal suo regno, facendo entrare tra i fornitori l’impresa di un altro paese. L’imprenditore, inorridito seppure non santo, liquidò prontamente il dirigente goggione e, mandandolo via, disse: “Faccio finta di non aver sentito”. La figura merdina fu clamorosa, pur non avendo appreso in molti della curiosa notizia.

Affranto e mortificato, più per la mancata riscossione che per la misera parte, il responsabile dei tanti goggioni al real seguito guadagnò la strada del ritorno. Passò il resto della sua vita lavorativa a cercare di mettere insieme con l’inganno enormi ricchezze. In parte ci riuscì, ma collezionò innumerevoli figure da goggione, ma soprattutto attirò a sé  la disistima del re. Nonostante tutto, forse a causa dei patti con altre stirpi reali, il dirignete goggione continuò la sua opera nell’azienda del re. È una leggenda, ma chi vuole intendere intenda.