Paparesta e Giancaspro

La resa dei conti finale sarebbe vicina e Cosimo Giancaspro avrebbe trovato gli imprenditori e e soprattutto i soldi per prendersi l’F.C. Bari. Fosse emersa prima dei play off l’indiscrezione, saremmo stati quelli che minano la tranquillità della squadra nei momenti delicati. Seppure questa squadra si è sempre autominata, dimostrando di non essere mai una squadra.

E allora silenzio quando avevamo voce degli incontri di Giancaspro con chi gli avrebbe consentito di prendersi il Bari. Si tratta di voci – lo ribadiamo – seppure molti pressanti e provenienti da fonti interne. Del resto, fin dal primo muinuto, si è capito che l’obiettivo era quello. L’imprenditore non le ha mai mandate a dire e non si è mai sottoposto ai dictat del super presidente Gianluca Paparesta, contrariamente alla maggior parte di chi avrebbe potuto sollevare prima le questioni emerse col passare dei mesi.

Gianluca Paparesta, forse anche grazie all’intervento di mister “mo’ arriva il bonifco” Datò, ha trovato i soldi per riempire i buchi (5 milioni di euro), ma stando alle indiscrezioni, Giancaspro ne avrebbe trovati di più. Il rappresentante legale del socio di minoranza, quello che avrebbe dovuto dare solo un po’ di benzina, avrebbe messo insieme una cifra molto importante – pare persino a due cifre – per rilanciare e programmare la prossima stagione.

Un indizio, ancora solo un indizio, seppure importante rispetto all’indiscrezione ricevuta, è l’ultimo comunicato stampa inviato da Giancaspro. Nella guerra dei Roses in casa Bari, nel momento clou in cui si arriva al lancio dei piatti, Giancaspro dice: “qualunque intervento parziale” che “si riveli inidoneo a consentire non solo l’immediato e definitivo superamento delle condizioni di cui all’art. 2447 c.c., ma anche e soprattutto il ripristino delle condizioni finanziarie necessarie per la salvaguardia della continuità aziendale”.

IL COMUNICATO – “Il Dott. Cosmo Antonio Giancaspro, nella qualità di legale rappresentante del socio di minoranza di F.C. Bari 1908 S.p.a., ribadisce che la tutela dei diritti della società, oltre che quelli dei suoi dipendenti e creditori, pone a carico del socio di maggioranza, degli amministratori e dei sindaci l’obbligo non più differibile di adottare e verificare rigorosamente, entro domani, i provvedimenti idonei ad assicurare la continuità aziendale, per salvaguardare la quale non potrà ritenersi sufficiente soltanto il ripianamento delle perdite sinora accertate per l’importo di circa euro cinque milioni, ma dovrà essere necessariamente garantita la conservazione o ricostituzione del capitale sociale in misura non inferiore a quella esistente di euro due milioni, tenuto anche conto del fabbisogno necessario per l’adempimento di ogni obbligazione, ivi comprese quelle di imminente scadenza per l’ammissione al prossimo campionato”.

“Il socio di minoranza di F.C. Bari 1908 S.p.a. non esiterà a contestare e denunciare immediatamente, in ogni sede competente, qualunque intervento parziale eventualmente proposto dal socio di maggioranza ed avallato dagli amministratori e dai sindaci, che si riveli inidoneo a consentire non solo l’immediato e definitivo superamento delle condizioni di cui all’art. 2447 c.c., ma anche e soprattutto il ripristino delle condizioni finanziarie necessarie per la salvaguardia della continuità aziendale, dichiarando sin d’ora di essere pronto a tutte le decisioni opportune nell’interesse e per il bene della società”.

Non siamo veggenti, non sappiamo se alla fine Paparesta si dimetterà per fare spazio a Giancaspro, oppure se l’ex arbitro avrà il potere economico per rintuzzare l’attacco. In ogni caso, la speranza è davvero quella di riuscire ad avere le spalle coperte per ripianare e ripartire. Diversamente, quella appena archiviata sarà solo una deludente stagione fallimentare, con la difficoltù principale: riconquistare la piazza.